Ehilà, popolo di Top Games Italia! Mettetevi comodi, staccate un attimo il pad e versatevi qualcosa di forte, perché oggi parliamo di un casino. Un casino bellissimo, glorioso, che profuma di ragnatele e miliardi di dollari. Di cosa? Ma del nostro amichevole Arrampicamuri di quartiere. Il problema è: quale? E soprattutto, vedremo mai Spider-Man 4?
Siamo nel 2025 inoltrato e l’era del Multiverso ci ha regalato non solo film pazzeschi, ma anche un’emicrania logistica degna della T.V.A. All’orizzonte, infatti, non c’è solo un film di Spider-Man. Ce ne sono due. E non sono due versioni animate o un cameo. Stiamo parlando di due universi live-action che si preparano a darsi battaglia per conquistare il nostro cuore e il nostro portafogli.
Da un lato, la macchina da guerra ufficiale, il “prescelto” dell’MCU: lo Spider-Man di Tom Holland, pronto a tornare nel 2026.
Dall’altro, il fantasma del passato che si fa sempre più concreto, il Re deposto ma mai dimenticato, l’icona di una generazione che sogna Spider-Man 4 con Tobey Maguire, e che ora si rifiuta di rimanere in soffitta.
Allacciate le cinture. Questo non è un semplice articolo di news. Questa è un’autopsia di Hollywood, un’analisi dettagliata di una guerra fredda culturale sul futuro di Spider-Man e, soprattutto, il motivo per cui i prossimi anni saranno un inferno (meraviglioso) per essere un fan Marvel.
Il Futuro dell’MCU: Lo SPIDER-MAN di Holland (Senza un “Spider-Man 4” Classico)

Iniziamo dalla certezza granitica, il sasso nello stagno che tutti conosciamo. Parliamo di quello con il timbro ufficiale di Kevin Feige e l’aura inconfondibile dei Marvel Studios. Dopo il finale strappalacrime di Spider-Man: No Way Home, il prossimo film di Tom Holland si presenta con un titolo che è tutto un programma: “Spider-Man: Brand New Day”. Un nome che risuona con un’eco profonda per chi conosce la storia editoriale dell’Uomo Ragno.
La data di uscita, salvo cataclismi, è fissata per il 31 luglio 2026. E ragazzi, questo film non è un capitolo qualsiasi, non è lo “Spider-Man 4” che alcuni si aspettavano. Tutt’altro. Si tratta del pilastro su cui si dovrà reggere una fetta significativa della Fase 6 dell’MCU. È un’ancora di salvezza lanciata a un universo che, ammettiamolo, ultimamente annaspa in cerca di identità.
Ma cosa significa “Brand New Day”? E perché dovrebbe interessarci? Preparatevi, perché la risposta affonda le radici in uno dei momenti più controversi dei fumetti Marvel.
Cosa Diavolo Significa “Brand New Day” (e Perché i Fumettisti Hanno gli Incubi)

Se siete “solo” fan dei film, potreste non conoscere questo titolo. Potrebbe suonarvi ottimistico. Ma se bazzicate le fumetterie, avete appena avuto un brivido. “Brand New Day” è, senza mezzi termini, una delle storyline a fumetti più controverse e odiate di sempre. Un vero spartiacque.
Torniamo indietro nel 2007. Zia May sta morendo. Per salvarla, Peter Parker fa l’unica cosa possibile: stringe un patto con Mefisto, il Satana dell’universo Marvel. Il prezzo? Non la sua anima, ma il suo matrimonio con Mary Jane Watson, cancellato dall’esistenza. Mefisto interviene, salva la zia e fa dimenticare a tutto il mondo l’identità segreta di Peter.
Il risultato fu un “soft-reboot” che riportò Peter a essere uno sfigato squattrinato e single. I fan andarono su tutte le furie. Cancellare decenni di storia con un “diavolo ex machina” fu visto come un tradimento. La polemica fu tale che ancora oggi “One More Day” (l’arco che precede Brand New Day) è un punto dolente.
Dall’Inchiostro allo Schermo: Come “Brand New Day” si Adatta all’MCU

Ora, trasportiamo questo nel Marvel Cinematic Universe. No Way Home ha già fatto gran parte del lavoro sporco. Niente Mefisto (per ora!), ma l’incantesimo di Doctor Strange ha ottenuto lo stesso risultato: nessuno sa più chi è Peter Parker.
Peter è un fantasma. Il titolo “Brand New Day” è quindi una perfetta descrizione della sua condizione. Questo non è lo Spider-Man 4 che continua la storia precedente. Si tratta, a tutti gli effetti, di un nuovo “Spider-Man 1 – La Rinascita”. È un riavvio camuffato che promette di esplorare le conseguenze di una scelta radicale.
“Grounded” è la Nuova Parola Magica: Cosa Sappiamo del Prossimo Spider-Man
Dimenticate i viaggi interplanetari e le tute in nanotecnologia. Se le indiscrezioni e le dichiarazioni di Tom Holland e Amy Pascal sono attendibili, la parola d’ordine è una sola: “grounded”. Con i piedi per terra. Radicato nella realtà urbana di New York. Un ritorno alle origini che molti fan invocavano.
Il Ritorno del “Povero” Peter Parker: L’Eroe che Fatica a Pagare l’Affitto
Il finale di No Way Home ci ha lasciato con un’immagine potente. Peter Parker si cuce da solo il costume in un appartamento vuoto, ascoltando la radio della polizia. È solo. Si ritrova squattrinato. È esattamente lo Spidey che i fan più integralisti chiedono da anni.
Questo significa: via il Peter Parker “erede di Stark”, via il bambino prodigio coccolato dagli Avengers. Bentornato, Peter Parker, l’adulto che fatica a sbarcare il lunario.
Guarda il nostro ultimo video
🔔 Iscriviti al canaleNiente più Tony Stark a fargli da balia, niente più jet privati, niente più tuta “Iron Spider”. Solo lui, i suoi poteri, il suo ingegno e le strade di New York. Per la prima volta, la città non lo riconosce come l’eroe che ha salvato l’universo, ma solo come un vigilante mascherato.
Lo stesso Tom Holland ha descritto il film come un nuovo inizio, più oscuro e maturo. Le voci suggeriscono che lo vedremo finalmente all’università (magari la leggendaria ESU), mentre cerca di sbarcare il lunario (il classico fotografo freelance per il Daily Bugle?). Questa è la grande scommessa di Holland: dimostrare che Spider-Man può brillare anche senza l’ombra degli Avengers.
Un Cast che Profuma di Asfalto: I Villain del Nuovo Corso e i Nuovi Alleati
E chi combatterà questo Spidey “operaio”? I rumor sul cast confermano questa svolta “street-level”. Si parla del ritorno dello Scorpione (Mac Gargan, visto nella post-credit di Homecoming). Ma i nomi che stanno facendo tremare i polsi sono altri.
Il primo, e più sorprendente: Jon Bernthal nei panni di The Punisher. Sì, avete capito bene. Frank “ti sparo in faccia” Castle. Lo stesso, amatissimo, delle serie Netflix, ora ufficialmente reintrodotto nel canone MCU. La sua presenza, se confermata, sposta l’asticella della violenza in modo drammatico.
Come può uno Spidey “amichevole” come quello di Holland, che si rifiutava di uccidere, coesistere con un massacratore come il Punitore? Questo crossover è dinamite pura. Apre a scenari da thriller “street-level” e a dilemmi morali inediti per il nostro Uomo Ragno cinematografico.
Il secondo nome, ancora più criptico, è… Hulk. Ok, questo è strano. Cosa ci fa Mark Ruffalo in un film così “grounded”? L’ipotesi è che Bruce Banner sia tornato sulla Terra e rappresenti l’unico legame “scientifico” e “mentore” rimasto a Peter. Potrebbe essere una figura di riferimento, o magari un alleato riluttante.
Infine, le voci più insistenti parlano del ritorno di Kingpin, interpretato da Vincent D’Onofrio. Dopo la sua reintroduzione in Hawkeye e Daredevil: Born Again, Wilson Fisk sarebbe il villain perfetto per un film “street-level” a New York. Rappresenterebbe una minaccia criminale e politica che Peter, nella sua solitudine, dovrebbe affrontare.
Mary Jane e Ned Leeds: Ritorno Impossibile o Ripartenza Lenta?
La grande domanda è: ci sarà un modo per reintrodurre MJ (Zendaya) e Ned (Jacob Batalon) senza che ricordino Peter? Le speculazioni sono tante. Potremmo vederli come semplici “volti familiari” tra la folla. Oppure, i Marvel Studios potrebbero scegliere un approccio più audace: reintrodurli con ruoli marginali. Peter potrebbe, lentamente, cercare di ricostruire un legame con loro. Questo permetterebbe una vera “Brand New Day” per le loro relazioni.
L’Onere della Prova: Salvare la Fase 6 dell’MCU (Senza Essere Spider-Man 4)
Non giriamoci intorno: l’MCU è in crisi. Non tanto di incassi, ma di idee e direzione. La “superhero fatigue” è reale. I film delle Fasi 4 e 5 sono stati altalenanti. Il pubblico è stanco di storie interconnesse che sembrano solo il trailer del film successivo.
“Spider-Man: Brand New Day” ha quindi un compito ingrato. Non deve solo essere un bel film su Spider-Man. Deve essere il film che riaccende la fiamma. Deve essere la scintilla che riporta l’entusiasmo. Si tratta del ponte narrativo fondamentale che ci porterà ad Avengers: Doomsday e Secret Wars.
Riuscirà Tom Holland a reggere questo peso titanico? O questo film finirà per essere un altro ingranaggio, schiacciato dalla necessità di “servire la trama” più grande? La risposta determinerà non solo il futuro del suo Spider-Man, ma forse quello dell’intero MCU.
Il Ritorno del Re: La Leggenda Vivente del Sognato SPIDER-MAN 4

E ora, amici miei, spostiamoci nell’altro angolo del ring. Un angolo avvolto nel mistero, ma che ora si sta illuminando di una luce concreta. Qui non ci sono certezze, non ci sono date di uscita. C’è solo un sogno. Un sogno che, però, si rifiuta di morire e che, negli ultimi mesi, ha ricevuto una flebo di adrenalina dritta al cuore.
Parliamo, ovviamente, del vero “Spider-Man 4”. Quello che avrebbe dovuto essere diretto da Sam Raimi. Quello con l’iconico Tobey Maguire, il Peter Parker che ha definito una generazione e che ora i fan rivogliono a gran voce.
La Ferita Aperta del 2007: Cosa Doveva Essere il Capolavoro Perduto
Per capire perché questa notizia sta facendo impazzire il mondo, dobbiamo fare un passo indietro. Spider-Man 3 (2007) fu un successo di incassi, ma un disastro critico. Lo stesso Sam Raimi lo ha ammesso: fu un pasticcio imposto dallo studio (Venom, troppi villain) che snaturò la sua visione.
Eppure, Raimi e Maguire dovevano tornare per un quarto capitolo. Doveva essere il film della redenzione. La sceneggiatura era in fase avanzata. I villain scelti facevano sognare: l’Avvoltoio, che doveva essere interpretato da John Malkovich, e la Gatta Nera (Black Cat), con il volto di Anne Hathaway.
Poi, il disastro. Raimi, insoddisfatto, gettò la spugna. Nel gennaio 2010, il progetto Spider-Man 4 fu cancellato. La Sony decise di riavviare tutto con Andrew Garfield. Il resto è storia.
Per quasi 15 anni, “Spider-Man 4” di Raimi è rimasto il “Sacro Graal” dei cinecomic perduti. Una ferita aperta per i fan che erano cresciuti con quel Peter Parker e non avevano mai avuto un vero addio.
L’Effetto “No Way Home”: Quando la Nostalgia per Spider-Man 4 Vale 1.9 Miliardi
Poi è arrivato Spider-Man: No Way Home. E diciamocelo, per quanto amiamo Holland e Garfield, il momento in cui Tobey Maguire è uscito da quel portale ha fatto vibrare i cinema.
Non era un semplice cameo. Era un ritorno in piena regola. Abbiamo visto un Peter Parker più vecchio, segnato dalla vita, con un’aria malinconica e una saggezza profonda (“Sto cercando di fare di meglio…”). La sua performance ha dimostrato una cosa a Sony: quel personaggio era ancora vivo nel cuore dei fan. E valeva oro.
No Way Home ha incassato 1.9 miliardi di dollari. Non lo ha fatto solo grazie a Tom Holland. L’incasso è dovuto a quella magia nostalgica, al desiderio di vedere ancora quella versione dell’eroe. Sony ha capito che l’affetto per il “Raimi-Verse” e la speranza per Spider-Man 4 non erano un sentimento di nicchia, ma una miniera d’oro.
L’Uomo del Miracolo: Chi è Mattson Tomlin e Perché Crede in Spider-Man 4

Ed eccoci agli ultimissimi sviluppi. Il sogno ora ha un nome: Mattson Tomlin.
Chi è? Un fan a caso? No. Parliamo dello sceneggiatore di Project Power, collaboratore fondamentale al primo The Batman di Matt Reeves e co-sceneggiatore ufficiale di The Batman 2. Questo tizio è dentro. Lavora ai massimi livelli.
Tomlin, negli ultimi mesi, ha iniziato a “stuzzicare” i fan. Ha dichiarato che il suo sogno è scrivere uno Spider-Man 4 con Raimi alla regia e Maguire come protagonista. E la sua idea è geniale, proprio perché non va a pestare i piedi a Holland.
La Proposta: Uno Spider-Man Padre di Famiglia, un Eroe Crepuscolare
Tomlin non vuole rifare il Peter Parker giovane e squattrinato. Quello ce l’abbiamo già. La sua visione per Spider-Man 4 è l’evoluzione naturale di quel Peter Parker che abbiamo lasciato quasi 20 anni fa: un Peter Parker adulto. Un uomo che deve bilanciare le sue responsabilità da eroe con quelle, ancora più pesanti, di marito e padre.
Pensateci. Un film “alla Logan”, ma per Spider-Man. Un film crepuscolare, forse l’ultimo, su un eroe invecchiato che deve proteggere la sua famiglia: Mary Jane e, magari, la piccola Mayday Parker (la celebre Spider-Girl dei fumetti).
È una storia che il cinema non ha mai raccontato per Spidey. Si tratta di una storia che il pubblico cresciuto con Tobey vuole vedere, perché quel pubblico, oggi, è adulto. È il “legacy sequel” perfetto.
La Frase Che Vale Oro: “Non ho ancora ricevuto un NO!” e il Futuro di Spider-Man 4
Ok, bella idea. Ma è solo fuffa, vero? Beh, no. Proprio negli ultimi giorni, rispondendo a un fan, Tomlin ha sganciato la bomba. Una frase che, nel linguaggio criptico di Hollywood, vale più di mille comunicati stampa
“Chi va piano va sano e va lontano. Non ci sarà nulla da dire per un bel po’ di tempo ancora su questa cosa (se mai ci sarà!), perché coinvolge un sacco di gente e di politica… ma al momento non ho ancora ricevuto un ‘no’!“
Rileggetela. “Non ho ancora ricevuto un no”. Traduzione: ho presentato l’idea di Spider-Man 4. Ne stiamo parlando. I piani alti non mi hanno sbattuto la porta in faccia.
Questo significa che il progetto è su un tavolo. La “politica” (le negoziazioni tra Sony, Marvel, Raimi e Maguire) è in corso. Il sogno di Spider-Man 4, per la prima volta dal 2010, è una possibilità concreta.
Inoltre, recenti rumor indicano che Maguire e Garfield potrebbero avere ruoli significativi in Avengers: Secret Wars. Se fosse vero, la possibilità di uno Spider-Man 4 aumenterebbe esponenzialmente. Un film solista darebbe una contestualizzazione perfetta al suo ritorno.
La Guerra Fredda dei Cinecomic: Perché SPIDER-MAN è la Chiave di Tutto
Ricapitoliamo. Nel 2026 avremo il film ufficiale MCU con Holland. E, forse, poco dopo, avremo il ritorno della leggenda con Maguire in Spider-Man 4. Questa coesistenza non è un caso. È il sintomo di una spaccatura nel modo stesso di concepire i blockbuster.
La “Superhero Fatigue” è Reale (E la Cura Potrebbe Essere Proprio Spider-Man)
Siamo onesti: la “superhero fatigue” esiste. Ma non è stanchezza da “supereroi”. È stanchezza da “universi condivisi” troppo complessi.
Il pubblico è esausto di dover “fare i compiti” prima di andare al cinema. È stanco di dover guardare tre serie su Disney+ (spesso mediocri) per capire un film. È stanco di film che sono solo episodi di una serie più grande. I flop recenti di The Marvels, Madame Web o The Flash lo dimostrano: il modello sta mostrando le sue crepe.
La gente vuole Storie. Con la S maiuscola. Vuole un inizio, uno svolgimento e una fine soddisfacenti. Vuole l’Evento, non l’episodio.
Holland (L’Ingranaggio) vs. Maguire (L’Evento): Due Filosofie per Spider-Man 4
Ed è qui che i due Spider-Man diventano l’emblema di due filosofie produttive diametralmente opposte, entrambe in competizione per definire il futuro del personaggio.
Il Modello MCU: La Serializzazione Totale, l’Eroe parte di un Mosaico
Il film di Tom Holland è l’ingranaggio perfetto. È un pezzo cruciale della macchina dell’MCU. Il suo valore risiede non solo nel film in sé, ma nella sua funzione di “ponte” verso Avengers: Doomsday e Secret Wars.
È un prodotto seriale, e non c’è nulla di male. Rappresenta la “TV sul grande schermo” che l’MCU ha inventato. Ma è anche un modello che scricchiola, perché richiede una fedeltà totale. Se salti un “episodio”, rischi di perdere il filo.
Il Modello “Legacy”: Il Ritorno all’Autore (e all’Evento) con Spider-Man 4
Il potenziale film di Tobey Maguire, il nostro sognato Spider-Man 4, è l’esatto opposto. Rappresenta l’Evento.
È il modello Top Gun: Maverick. Si tratta del modello Joker o The Batman. È un film che non chiede al pubblico di aver visto She-Hulk. Chiede solo una cosa: “Ti ricordi di Sam Raimi? Ti ricordi di Tobey? Bene, questa è la loro ultima, grande storia.”
Sarebbe un film autoconclusivo. Un film d’autore (un “Film di Sam Raimi”, con la sua estetica inconfondibile). Si basa sulla potenza della nostalgia, ma la usa per raccontare una storia nuova e matura sull’invecchiamento e la paternità. Questo è il Spider-Man 4 che i fan meritano.
La Doppia Partita di Sony: L’Arte di Mungere Due Mucche (Multiversali)
E chi vince in tutto questo? Ovviamente, la Sony Pictures.
La Sony si trova in una posizione di potere quasi unica. Ha imparato la lezione di No Way Home: non deve scegliere. Potrebbe averle entrambe.
- Da un lato, “presta” Tom Holland all’MCU, lasciando che Feige e la Disney si occupino del lavoro sporco di costruire l’universo, e si gode una fetta gigantesca di profitti garantiti.
- Dall’altro lato, usa il suo universo “separato” (quello di Venom e, si spera, del Raimi-Verse con Spider-Man 4) per lanciare eventi autoconclusivi, più cupi, autoriali o nostalgici.
Può avere il film serializzato e l’evento speciale. Può rivolgersi al pubblico giovane con Holland e a quello adulto/nostalgico con Maguire. È una strategia geniale che potrebbe diventare il nuovo standard di Hollywood.
E Noi di Top Games Italia? Perché Questo Duello su Spider-Man ci Riguarda
Ora, potreste dirvi: “Ok, bello tutto, ma siamo su Top Games Italia. Perché questa ‘supercazzola’ di 3000 parole sul cinema?” Domanda lecita. La risposta è semplice: perché Spider-Man è casa nostra. Anche, e forse soprattutto, nel mondo dei videogiochi.
Il Legame Indissolubile: Quando il Padrone di Casa si Chiama Insomniac Games
Non viviamo più negli anni ’90, l’età oscura dei “tie-in” videoludici fatti in sei mesi. Oggi, nel mondo dei videogiochi, Spider-Man è sinonimo di eccellenza, e il padrone di casa si chiama Insomniac Games.
Abbiamo appena giocato (e amato) Marvel’s Spider-Man 2 su PlayStation 5.
E di cosa parla quel gioco? Parla di un Peter Parker che cresce, che fatica a pagare il mutuo, che affronta un simbionte e che fa da mentore a un nuovo eroe, Miles Morales. Parla di sacrificio e scelte difficili.
Un Peter Parker Videoludico che Unisce i Due Mondi
Le tematiche di Insomniac sono una sintesi perfetta tra le due visioni cinematografiche. Il Peter videoludico è più maturo di quello di Holland (post-reset), ma non è ancora il padre di famiglia crepuscolare che potrebbe essere quello di Maguire in Spider-Man 4. È un Peter che incarna il meglio di entrambi i mondi.
Non è un caso che il Peter di Insomniac abbia il simbionte (come in Spider-Man 3 di Raimi) o che faccia da mentore (come il Peter di Maguire in No Way Home). Le influenze sono ovunque. Il successo di questi giochi crea un’aspettativa altissima per i film. E, viceversa, il clamore intorno ai film (incluso quello per Spider-Man 4) spinge i giocatori nel suo universo videoludico.
La Cultura Nerd è Unica: Non Esistono Scompartimenti Stagni
La verità è che la cultura “nerd” non è fatta a scompartimenti stagni. È un unico, gigantesco flusso di conversazione.
Un film pazzesco di Spider-Man (di qualunque Spider-Man) guida le vendite dei giochi e dei fumetti. Un gioco capolavoro come quello di Insomniac crea aspettative per i film e ridefinisce la percezione del personaggio.
Siamo tutti parte dello stesso ecosistema. Discutere del futuro cinematografico di Spidey, incluso il sogno di Spider-Man 4, non è diverso dal discutere del prossimo DLC di Marvel’s Spider-Man 2. Tutto questo è collegato. Quello che sta succedendo a Hollywood è la partita a scacchi più importante degli ultimi dieci anni per il nostro eroe preferito.
Questo stesso duello tra Holland e Maguire non è solo cinema: rappresenta la definizione di cosa Spider-Man significherà per noi – giocatori, lettori e spettatori – per il prossimo decennio. È una battaglia per l’anima del personaggio, e noi siamo in prima fila per goderci lo spettacolo.
E così, siamo al termine di questa maratona analitica. La situazione è questa: un futuro certo, “grounded” e serializzato attende Tom Holland. E, dall’altro lato, un sogno potente, nostalgico e maturo per Tobey Maguire in Spider-Man 4, che per la prima volta sembra tangibilmente possibile.
Da che parte stai?
Ora la palla passa a voi, popolo di Top Games Italia.
Da che parte state? Siete pronti per il “Brand New Day” dell’MCU, con Punisher e un Peter finalmente solo? Oppure il vostro cuore batte ancora per il “bully” Maguire, e l’unica cosa che volete è vedere il vero Spider-Man 4 di Sam Raimi? O, come noi, siete ingordi e li volete entrambi?
Scatenate l’inferno qui sotto nei commenti! Vogliamo sapere ogni singola teoria, speranza o critica. Discutiamone come solo noi sappiamo fare!
E già che ci siete, Iscrivetevi al Canale dove vi Parlo di Cinema e Serie TV e non perderti tutti gli aggiornamenti della sezione TECH
Alla prossima, popolo! Un saluto dal Vostro Mike di quartiere!










