Il 29 ottobre 2025 segnerà l’arrivo di uno dei giochi di ruolo più attesi di questo mese: The Outer Worlds 2, sequel dell’RPG fantascientifico di Obsidian Entertainment. Dopo il discreto successo del primo capitolo, pubblicato nel 2019, le aspettative sono altissime.
Eppure, una delle novità più discusse del nuovo titolo non è legata alla trama o al combat system, ma alla prospettiva di gioco. Infatti, Outer Worlds 2 includerà per la prima volta una modalità in terza persona, una funzione assente nell’originale e inserita nel sequel solo perché i fan l’hanno richiesta con insistenza.
Secondo quanto dichiarato dal game director Brandon Adler, questa feature non era inizialmente nei piani. È stata aggiunta in corso d’opera, a metà dello sviluppo, grazie alla voce della community. Una scelta che ha comportato enormi sfide tecniche, ma che dimostra quanto Obsidian sia attenta ai desideri del suo pubblico.
Outer Worlds 2: un sequel piuttosto atteso
Il primo The Outer Worlds era stato accolto come una sorta di erede spirituale di Fallout: New Vegas, con il quale condivideva il DNA creativo di Obsidian. Ambientato in un universo dominato da corporazioni spietate e ricco di satira sociale, il titolo aveva conquistato giocatori e critica con la sua scrittura brillante, le scelte morali complesse e il gameplay ruolistico.
Con Outer Worlds 2, Obsidian vuole alzare ulteriormente l’asticella, offrendo un open world più grande, missioni più articolate e una libertà d’azione senza precedenti. Il fatto che Microsoft abbia deciso di investirci come una delle grandi esclusive del proprio ecosistema dimostra l’ambizione del progetto.
Una produzione lunga e complessa
Lo sviluppo del sequel è stato segnato da numerose sfide. Inizialmente pensato come un progetto focalizzato solo sulla prospettiva in prima persona, il gioco ha dovuto rivedere in corsa alcune scelte fondamentali per poter includere la terza persona. Ciò ha comportato nuovi cicli di animazione, un adattamento delle armi, dei movimenti e persino del level design.
La modalità in terza persona, un’aggiunta voluta dai fan
Come è nata l’idea? Secondo Brandon Adler, la terza persona non era nei piani di Obsidian:
“Non intendevamo implementarla quando abbiamo iniziato il gioco. In realtà ci abbiamo lavorato solo da circa due anni a questa parte.”
A metà dello sviluppo, il team si è reso conto che la community non avrebbe perdonato un’altra esclusione. Già nel primo Outer Worlds, molti avevano criticato l’assenza di questa prospettiva, ritenendola fondamentale per l’immersione.
Alla fine, Obsidian ha preso la decisione: la modalità in terza persona andava inserita, anche a costo di rivedere gran parte del lavoro già svolto.
Le difficoltà tecniche
Il problema principale era che ogni asset del gioco era stato pensato solo per la prima persona. Armi, animazioni, interfacce e ambienti non erano pronti a essere visualizzati da un’altra angolazione.
Per risolvere la questione, Obsidian ha coinvolto uno studio esterno, Disruptive Games, che ha lavorato insieme al team principale per adattare il gameplay a entrambe le prospettive.
Il risultato sarà la possibilità di scegliere liberamente tra due modalità di terza persona, pensate per offrire un’esperienza coerente e fluida.
Perché la terza persona è così importante?
Molti giocatori preferiscono la terza persona perché consente di vedere meglio il proprio personaggio, apprezzarne l’equipaggiamento, le armature e le personalizzazioni estetiche. Inoltre, questa prospettiva può rendere più leggibile l’azione nei combattimenti, soprattutto in ambienti caotici.
L’aggiunta di questa opzione è quindi non solo una risposta ai fan, ma anche un modo per rendere il gioco più accessibile e versatile.
Outer Worlds 2: cosa sappiamo sul gameplay
Prima e terza persona a confronto
La grande novità sarà la possibilità di passare da prima a terza persona in qualsiasi momento. In prima persona, il giocatore vivrà un’esperienza immersiva, simile a quella del primo capitolo. In terza persona, invece, potrà avere una visione più ampia dell’azione e del proprio avatar.
Questa flessibilità rappresenta un passo avanti notevole rispetto al predecessore e avvicina Outer Worlds 2 a titoli come Fallout o Elder Scrolls, che da sempre offrono entrambe le prospettive.
Esplorazione e mondo di gioco
Il sequel promette una mappa più ampia e diversificata, con pianeti da esplorare, città più ricche di dettagli e ambienti dinamici. Obsidian ha lavorato molto sulla varietà, per evitare la ripetitività che in parte aveva caratterizzato il primo capitolo.
Combattimenti e abilità
Il sistema di combattimento sarà più stratificato, con nuove armi, abilità speciali e potenziamenti che permetteranno approcci differenti: dal fuoco diretto alle tattiche stealth, fino all’uso creativo delle abilità tecnologiche.
Scelte morali e narrativa
Come da tradizione Obsidian, la scrittura sarà al centro. Le decisioni del giocatore avranno un impatto reale sul mondo, sui personaggi e sull’evoluzione della trama. Ogni missione potrà essere affrontata in più modi, rispecchiando lo stile di gioco preferito.
Prezzo e piattaforme
Outer Worlds 2 sarà disponibile su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC.
Inizialmente era stato annunciato come il primo gioco Microsoft venduto a 80 dollari/euro, ma la decisione è stata rivista: il prezzo definitivo sarà di 70€, in linea con altri titoli tripla A. Oltre che disponibile su Game Pass, che ha subito un recente aumento di prezzo.
Il ruolo della community nello sviluppo
L’aggiunta della modalità in terza persona dimostra una cosa: Obsidian ascolta i giocatori.
Non si tratta di una piccola modifica, ma di un cambiamento radicale che ha richiesto investimenti, tempo e risorse.
Questo episodio segna un precedente importante: i fan non sono più solo spettatori, ma parte attiva del processo creativo. Le loro richieste possono influenzare decisioni cruciali, persino in una produzione di alto livello.
Confronto con altri titoli Obsidian
Fallout: New Vegas
Molti fan hanno sempre visto in New Vegas un modello di riferimento per The Outer Worlds. Quel titolo offriva la possibilità di passare dalla prima alla terza persona, aumentando l’immersività. Con Outer Worlds 2, Obsidian sembra aver raccolto quella lezione, riportando la formula in un contesto fantascientifico.
Pillars of Eternity e Avowed
L’attenzione al feedback dei giocatori non è nuova per lo studio. Anche con Pillars of Eternity, nato da Kickstarter, Obsidian aveva adattato molte scelte di design alle richieste della community.
Lo stesso vale per Avowed, che condivide parte della tecnologia e delle soluzioni tecniche di Outer Worlds 2.
Cosa aspettarsi al lancio
Il 29 ottobre i giocatori potranno finalmente scoprire se Outer Worlds 2 manterrà le promesse.
Le aspettative sono altissime: la community si aspetta un RPG open world profondo, ricco di scelte e con un gameplay solido sia in prima che in terza persona.
Se Obsidian riuscirà a mantenere questo equilibrio, potremmo trovarci di fronte a uno dei migliori giochi di ruolo della generazione.
Non ci resta che attendere
La storia della modalità in terza persona di Outer Worlds 2 è un esempio perfetto di come il rapporto tra sviluppatori e fan stia cambiando.
Quella che inizialmente era solo una richiesta insistente della community è diventata una delle feature più importanti del gioco, dimostrando che le voci dei giocatori possono davvero plasmare lo sviluppo.
Con un lancio fissato per il 29 ottobre 2025, un prezzo di 70€ e la promessa di un’esperienza ancora più grande e immersiva del primo capitolo, The Outer Worlds 2 si candida a essere uno dei giochi di ruolo più importanti dell’anno.
E la possibilità di scegliere tra prima e terza persona renderà l’esperienza ancora più completa, accessibile e personale.
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