martedì, Dicembre 23, 2025

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Michele Conforti
Michele Conforti
Eh si... non si direbbe ma sono appassionato di cinema e serie tv...

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STRANGER THINGS 5 il PROBABILE SACRIFICIO di UNDICI

Mettetevi comodi. Anzi, no. Prendetevi qualcosa di forte da bere, chiudete a chiave la porta della vostra stanza e assicuratevi di avere dei fazzoletti a portata di mano, perché stiamo per fare un viaggio che probabilmente non vi piacerà. Se siete finiti su questa pagina cercando conferme sul fatto che Stranger Things 5 finirà con un bel matrimonio in giardino, Mike Wheeler in smoking e Undici con un vestito bianco che mangiano waffle felici e contenti, vi consiglio di chiudere subito questa scheda e tornare a guardare i cartoni animati del sabato mattina.

Qui su Top Games Italia non siamo fan delle favole della buonanotte. Siamo fan della narrazione, quella vera, quella che lascia i lividi, quella che ti fa fissare i titoli di coda con lo sguardo perso nel vuoto perché ha avuto il coraggio di andare fino in fondo. Oggi parliamo dell’elefante nella stanza. Parliamo di quella teoria che tutti sussurrano ma che nessuno vuole accettare perché fa troppo male. Parliamo del motivo per cui, per salvare Hawkins, per salvare il mondo e per dare un senso a dieci anni di storia, la nostra eroina, Undici, deve morire.

Non è sadismo, ragazzi. È logica. È fisica narrativa. E oggi vi dimostrerò, punto per punto, smontando le vostre teorie preferite sul viaggio nel tempo e sulla matematica di Dungeons & Dragons, perché il sacrificio supremo è l’unica, vera conclusione possibile per l’epopea dei fratelli Duffer. Siete pronti a soffrire? Cominciamo.

Il Grande Inganno del Lieto Fine: Perché Stranger Things non è una Favola Disney

Partiamo dalle basi, perché vedo troppa gente in giro convinta che Stranger Things sia una versione un po’ più dark dei Goonies. Certo, l’ispirazione c’è, l’estetica anni ’80 c’è, le biciclette ci sono. Ma avete prestato attenzione alla conta dei cadaveri? Avete notato che ogni singola stagione alza la posta in gioco in termini di brutalità e conseguenze permanenti?

Disney Undici Stranger things

Siamo onesti: siamo stati viziati. Siamo stati viziati dal “Plot Armor”, quell’armatura narrativa invisibile che protegge i protagonisti principali da qualsiasi danno reale. Steve viene picchiato a sangue ogni due episodi ma la sua chioma rimane perfetta. Hopper sopravvive a un’esplosione nucleare e a un gulag russo mangiando burro di arachidi scaduto.

Max… beh, Max è un caso a parte (e ne parleremo), ma tecnicamente è ancora qui. Questo ci ha dato la falsa sicurezza che il “Core Party”, il gruppo originale, sia intoccabile.

L’Errore di Credere nel “Vissero Felici e Contenti”

Il problema di aspettarsi un lieto fine tradizionale in una serie che basa la sua mitologia sull’orrore cosmico e lovecraftiano è che si finisce per banalizzare il male. Se Vecna è davvero questa minaccia apocalittica, questo “distruttore di mondi” che ci è stato presentato, come possiamo pensare di sconfiggerlo con il potere dell’amicizia e un paio di fuochi d’artificio? Se tutti tornano a casa per cena alla fine della Stagione 5, allora Vecna non era un mostro: era un inconveniente. Era traffico nell’ora di punta.

Perché una vittoria abbia valore, il prezzo pagato deve essere equivalente alla minaccia sventata. È la legge del baratto equivalente (i fan di Fullmetal Alchemist sanno di cosa parlo). Se la minaccia è la fine del mondo, il prezzo non può essere la morte di un personaggio secondario introdotto tre episodi prima (ciao Eddie, ci manchi, ma sei stato carne da macello narrativa). Il prezzo deve essere il cuore stesso della storia.

Il Coraggio dei Duffer Brothers

Matt e Ross Duffer hanno ripetuto più volte che la Stagione 5 sarà un ritorno alle origini, ma anche una chiusura definitiva. Hanno citato Il Signore degli Anelli come struttura per il finale. E ricordate come finisce Il Signore degli Anelli? Frodo non torna alla Contea a bere birra con Sam. Frodo è troppo segnato, troppo ferito, troppo cambiato dal peso dell’Anello per poter vivere una vita normale.

Deve andarsene. Deve lasciare il mondo dei mortali. Undici è il nostro Frodo. E il Sottosopra è il suo Anello. Pensare che possa semplicemente “toglierselo” e iscriversi al college è un insulto alla complessità del suo trauma.

La Fisica della Narrazione: Perché Undici è il Problema (e la Soluzione)

Entriamo nel tecnico. Lasciate stare le emozioni per un attimo e accendete il cervello analitico. Stranger Things ha stabilito delle regole, anche se spesso le maschera con luci al neon e sintetizzatori. La regola fondamentale è che il Sottosopra, nella sua versione attuale “tossica”, e Undici sono legati a doppio filo.

Undici e Henry

L’Origine del Male: Un Legame Biologico

Dobbiamo tornare a quel momento fatidico nel 1979, nel laboratorio di Hawkins. Il monologo di Henry Creel (Vecna) nella quarta stagione non è stato messo lì per allungare il brodo; è la chiave di volta dell’intera saga. Henry ci spiega che lui ha esplorato una dimensione (la Dimensione X), ma è stata Undici a spingerlo lì. È stata Undici, con un atto di telecinesi bruta scatenata dalla rabbia e dall’amore, a strappare il tessuto della realtà e a creare il primo vero contatto.

In quel momento non si è aperto solo un portale fisico. Si è creato un entanglement quantistico tra Jane Ives e Henry Creel. Loro sono due facce della stessa medaglia. Uno (001) e Undici (011). Il Creatore e il Plasmatorre. Vecna ha dato forma al Sottosopra copiando Hawkins, ma Undici è la batteria che ha permesso a quella connessione di esistere.

Il Paradosso della Porta

Guardate le faglie che hanno devastato Hawkins alla fine della quarta stagione. Quelle non sono semplici buchi nel terreno. Sono ferite infette. Il Sottosopra sta letteralmente sanguinando nella nostra realtà. La vegetazione marcia, le spore, i mostri: è un’invasione biologica. Ora, chiedetevi: come si chiude una cosa del genere? Nelle stagioni passate, Undici ha chiuso portali “piccoli” (relativamente parlando) usando una quantità di energia enorme.

Nella seconda stagione, l’abbiamo vista levitare, sanguinare da entrambe le narici, urlare fino a quasi svenire per chiudere la porta nel laboratorio. E quella era una porta. Ora abbiamo quattro voragini chilometriche che si uniscono al centro della città. La quantità di energia necessaria per sigillare una frattura di questa portata è incalcolabile.

Se applichiamo la fisica narrativa, Undici è l’unica fonte di energia in grado di generare una forza opposta e contraria sufficiente. Non c’è una macchina russa, non c’è un piano di Dustin, non c’è un codice segreto. C’è solo lei. Lei è l’unica che parla la lingua dell’energia del Sottosopra. Per “cancellare” Vecna e il suo mondo, Undici deve prosciugare se stessa. Deve diventare l’antimateria che annulla la materia oscura. E quando materia e antimateria entrano in contatto per annullarsi… beh, non rimane nulla di nessuna delle due.

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Smontare le Teorie del Web su Stranger Things (Senza Pietà)

So che là fuori è pieno di “esperti” che disegnano schemi complicatissimi su lavagne bianche, cercando di dimostrare come Undici possa salvarsi. Le due teorie più in voga sono il Viaggio nel Tempo e la Matematica del D20. Prepariamoci a smontarle, perché onestamente fanno acqua da tutte le parti.

Perché il Viaggio nel Tempo è la Morte della Scrittura

La teoria “Ritorno al Futuro” sostiene che useranno il Sottosopra (che è fermo al 1983) per tornare indietro nel tempo, impedire a Henry di diventare Vecna, o impedire a Will di scomparire, resettando tutto. Vi prego, no. Se c’è una cosa che i fratelli Duffer sanno fare, è rispettare i loro personaggi. Un reset temporale cancellerebbe dieci anni di sviluppo. Se torni indietro e cambi il passato:

  1. Steve Harrington torna a essere un bullo idiota che rompe macchine fotografiche. Tutta la sua evoluzione in “Mamma Steve” viene cancellata.

  2. Nancy Wheeler torna a essere la reginetta perfettina, non la giornalista guerriera con il fucile a canne mozze.

  3. Joyce e Hopper non si innamorano mai, perché non hanno mai condiviso il trauma.

  4. I morti (Barb, Bob, Eddie) tornano in vita, rendendo il nostro dolore per la loro perdita completamente inutile.

Il viaggio nel tempo è una scorciatoia per scrittori pigri che non sanno come gestire le conseguenze. Stranger Things parla di “diventare grandi”. E diventare grandi significa accettare le cicatrici, non cancellarle con una gomma magica. Le cicatrici provano che siamo sopravvissuti. Cancellare il passato significherebbe tradire il tema centrale della serie. Quindi no, nessuna DeLorean verrà a salvare Undici. Il tempo scorre solo in una direzione: verso la fine.

La Matematica del D20: 11 + 8 + 1 = Sciocchezze

Questa è la mia preferita per quanto è ridicola. La teoria dice che per fare un “tiro critico” (un 20 naturale a D&D) servono i numeri dei tatuaggi: Undici (11), Kali (008) e Uno (001) o Will (rappresentato come l’inizio). 11 + 8 + 1 = 20. Siamo seri? Pensate davvero che una sceneggiatura drammatica pluripremiata si basi su un’addizione delle elementari? “Ehi Vecna, aspetta, devo chiamare mia sorella perché se sommiamo i nostri tatuaggi vinciamo noi!”.

Non funziona così. Le storie si risolvono con archi emotivi e conflitti tematici, non con l’aritmetica. Kali (Otto) avrà un ruolo? Assolutamente sì, e sarà fondamentale. Ma non perché è un numero da sommare. Vediamo perché.

Il Ruolo di Kali: Tattica Militare, non Aritmetica

Qui arriviamo al cuore della strategia. Perché se Undici deve morire sacrificandosi, qualcuno deve permetterle di arrivare al punto di sacrificio. E quel qualcuno è Kali Prasad, numero 008. L’episodio della seconda stagione “La sorella perduta” è universalmente odiato dai fan. È considerato un filler, una parentesi inutile con personaggi punk stereotipati. Ma se i Duffer sono i geni che crediamo, quell’episodio non era un errore. Era una semina.

kali 008

Illusione contro Onniscienza

Analizziamo i poteri. Undici è un martello: telecinesi, forza bruta, impatto fisico. Kali è nebbia: illusioni mentali, invisibilità, alterazione della percezione. Vecna combatte principalmente nella mente. Invade i pensieri, ti mostra i tuoi incubi, ti disorienta prima di spezzarti le ossa. Contro un nemico che vede tutto e controlla la mente a sciame del Sottosopra, la forza bruta di Undici è inutile se non riesce ad avvicinarsi. Vecna la vedrebbe arrivare da chilometri (o da dimensioni) di distanza.

Qui entra in gioco Kali. Il ruolo di Kali non è unire le mani con Undici e lanciare un raggio arcobaleno. Il ruolo di Kali è tattico. Lei è l’unica persona al mondo capace di ingannare Vecna nel suo stesso regno. Immaginate la battaglia finale: Vecna è convinto di aver vinto. Vede i nostri eroi cadere, vede Undici sconfitta a terra. Abbassa la guardia, gongolando nella sua superiorità da classico villain megalomane.

Ma è tutta una menzogna. È un’illusione proiettata da Kali, che sta usando ogni oncia della sua forza (forse anche lei fino al sacrificio?) per accecare il “Grande Ragno”. Questo diversivo è l’unico modo per permettere alla vera Undici di infiltrarsi nelle difese psichiche di Henry, arrivare al nucleo del problema e innescare l’autodistruzione.

La Redenzione della Sorella Perduta

Questo darebbe un senso narrativo potentissimo al ritorno di Kali. Non torna per “fan service”, torna perché è l’unico pezzo del puzzle che mancava. Undici ha imparato ad amare grazie a Mike e Hopper, ma ha imparato a combattere sporco, a usare la rabbia e l’inganno, grazie a Kali.

Sarebbe la chiusura perfetta del cerchio iniziato nel laboratorio di Hawkins: le due “figlie” imperfette che usano i doni maledetti del “Papà” (Brenner) per distruggere il “Figlio” mostruoso (Henry).

L’Anatomia del Sacrificio in Stranger Things: Come Avverrà (e Perché farà Male)

Adesso, visualizziamo la scena. Perché dobbiamo prepararci psicologicamente. Se la mia analisi è corretta, il finale non sarà una battaglia campale con spade e scudi. Sarà un momento intimo, silenzioso e devastante.

Undici chiude il portale nella stagione 2

Il Collasso Energetico in Stranger Things

Siamo nel cuore di una Hawkins trasformata in un inferno rosso. Le particelle del Sottosopra sono ovunque. Vecna è stato indebolito dall’inganno di Kali e dagli attacchi coordinati del gruppo (Steve, Nancy, Robin che fanno il lavoro sporco fisico sui demogorgoni), ma non è morto. Non può morire finché la connessione è aperta. Undici capisce. Lo vede negli occhi di Mike, lo sente nella paura di Hopper. Capisce che non può “vincere” e poi andare a mangiare pizza. Capisce che lei è la chiave, ma la chiave deve rompersi nella serratura per sigillare la porta per sempre.

Non aspettatevi un’esplosione hollywoodiana dove lei scompare in una luce bianca e lascia il dubbio. Aspettatevi qualcosa di fisico. Undici inizierà a tirare. Non a spingere via i mostri, ma a tirare a sé tutto il veleno del Sottosopra. Vedremo le vene nere, quelle che abbiamo visto su Billy e su Will, camminare sulla sua pelle pallida.

I suoi occhi diventeranno bianchi, non per l’uso del potere, ma perché l’energia la sta bruciando dall’interno. Dovrà diventare un buco nero emotivo e fisico. Il suono non sarà un boato. Sarà un risucchio. Il suono dell’aria che viene strappata via. Le faglie inizieranno a chiudersi, la terra a ricucirsi, mentre il corpo di Undici agisce da ago e filo. E quando l’ultimo punto sarà dato… l’ago non ci sarà più.

Il Momento dell’Addio in Stranger Things

E qui arriva la pugnalata al cuore. Non morirà sola. I Duffer sono crudeli, ma non così tanto. Mike sarà lì. Hopper sarà lì. Ci sarà quel momento straziante, quel piccolo istante di lucidità prima della fine, dove lei li guarderà e dirà quel maledetto “Va bene”. Non un addio disperato, ma un’accettazione. Undici ha passato tutta la vita a essere un esperimento, un’arma, un mostro.

Scegliendo di morire per salvare i suoi amici, compie l’atto finale di umanità. Dimostra a Brenner (anche se è morto) e a Henry che lei non è un numero. È un essere umano capace di amore altruistico. Il suo corpo cede. Non c’è magia che tenga. Il cuore si ferma. L’energia si dissipa. E rimane solo il silenzio. Un silenzio assordante in una Hawkins che torna grigia, normale, banale. Ma salva.

Le Conseguenze del “Dopo”: Hopper, Mike e il Lutto Necessario

Perché insisto tanto su questa tragedia? Perché, paradossalmente, è l’unica cosa che può completare gli archi narrativi degli altri personaggi. Se Undici sopravvive, nessuno impara la lezione finale.

Hopper

Jim Hopper: Il Padre che Lascia Andare

Pensate a Jim Hopper. Tutta la sua storia è definita dal trauma di non aver potuto salvare sua figlia Sara dal cancro. La sua relazione con Undici è stata un tentativo disperato di riparare a quel fallimento. L’ha protetta in modo ossessivo, l’ha nascosta, ha rischiato tutto per lei. Se Undici vive per sempre felice e contenta, Hopper rimane il protettore eterno. Ma la vita non funziona così. I figli devono andare.

A volte, tragicamente, vanno via prima dei genitori. Il completamento dell’arco di Hopper non è “salvare la figlia”. È accettare di non poterla salvare, ma essere lì per lei mentre se ne va. fare pace con la morte. È trasformare il senso di colpa in memoria. Vedere Hopper sopravvivere a Undici sarebbe devastante, sì, ma lo renderebbe finalmente libero dai fantasmi del passato. Capirebbe che averla amata e averle dato una vita (anche se breve) è stato sufficiente.

Mike Wheeler: Da Bambino a Uomo

E Mike? Il nostro paladino. Il cuore. Mike è sempre stato quello che definisce se stesso in base alla sua relazione con Undici. “Io sono il ragazzo di Undici”. Se Undici muore, Mike viene distrutto. Certo. Ma dalle macerie di quel ragazzo emergerebbe un uomo. Un uomo che ha conosciuto l’amore vero, quello che trascende le dimensioni, e che ora deve trovare un modo per vivere in un mondo ordinario onorando quel sacrificio. Non è un finale felice per lui. È un finale agrodolce.

È il finale di chi resta. Stranger Things è una storia di formazione, e purtroppo, la formazione più dura avviene sempre attraverso la perdita. Mike che porta avanti l’eredità di Undici, magari scrivendo la loro storia (diventando il narratore, un meta-riferimento ai Duffer stessi?), sarebbe la conclusione perfetta.

Il Resto del Gruppo

Will Byers, libero finalmente dalla connessione perché la fonte (Undici/Henry) è sparita, potrebbe finalmente vivere senza quel pizzicore dietro al collo. Max… se il corpo di Undici muore o si dissolve, cosa succede a Max? La teoria più accreditata (e coerente con il sacrificio) è che, distruggendo Vecna e il suo regno, le anime intrappolate vengano liberate. Undici potrebbe “scambiare” il suo posto. La sua vita per quella di Max. Riportare indietro l’amica che non è riuscita a proteggere, pagando con la propria esistenza. “Io resto qui, tu vai”.

Preparate i Fazzoletti per Stranger Things Volume 2 (Quelli Buoni)

Siamo arrivati alla fine di questa analisi che, mi rendo conto, vi avrà lasciato con l’amaro in bocca. Nessuno vuole vedere morire il proprio eroe. Tutti vogliamo vedere Undici sorridere. Ma chiedetevi questo: quale finale vi rimarrebbe dentro per sempre? Un finale in cui mangiano pizza e ridono come se nulla fosse successo, cancellando l’orrore con un colpo di spugna? O un finale in cui una ragazzina speciale guarda in faccia il male assoluto e dice “Non passerai”, sacrificando tutto ciò che avrebbe potuto avere per regalare un futuro alle persone che ama?

steve stanger things

Stranger Things è diventato un fenomeno mondiale perché tocca le corde dell’emozione, della nostalgia e della paura. Un finale “safe”, un finale sicuro, sarebbe un tradimento. Un finale tragico ed eroico sarebbe leggenda. Undici è nata come un numero. Deve morire come una leggenda.

Io spero di sbagliarmi? Forse una parte del mio cuore da fan spera che spunti fuori Gandalf con le aquile a salvarla. Ma la mia testa, e la mia fiducia nei fratelli Duffer, mi dicono che il biglietto per questo viaggio è di sola andata. Il 2025 è lontano, ma non abbastanza per prepararci a questo addio.

E adesso tocca a voi!

E voi? Siete pronti a insultarmi nei commenti? So che lo farete, e vi aspetto. Scrivetemi qui sotto se avete una teoria alternativa che non implichi viaggi nel tempo o calcolatrici scientifiche. Convincetemi che c’è un modo per salvarla che abbia senso logico. La discussione è aperta e sarà infuocata.

Se volete piangere in compagnia e analizzare ogni singolo frame dei prossimi trailer, iscrivetevi al canale YouTube di Top Movies e attivate la campanella, perché non ci perderemo nemmeno un secondo di questa apocalisse e ricordate di fare un salto sulla sezione Tech di Andrea!

Io sono Mike, e ricordate: gli amici non mentono. Ma a volte, gli amici devono dirsi addio. Alla prossima.

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