lunedì, Novembre 17, 2025

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Andrea Dal Zoppo - Lo ZioSen
Andrea Dal Zoppo - Lo ZioSenhttp://www.topgamesitalia.com
Appassionato di videogames in tutte le sue forme dall'età di 6 anni. Appassionato di musica, grafica, doppiaggio e scrittura. Mi puoi trovare su YouTube come Lo ZioSen. Qui, su Top Games Italia, troverete le mie sincere e soggettive opinioni sul mondo videoludico.

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Where Winds Meet la Guida completa per iniziare

Benvenuti, aspiranti eroi e futuri maestri di arti marziali. Il mondo di Where Winds Meet non è un semplice scenario da cartolina: è un campo di prova crudele, un crocevia di destini in cui ogni passo, ogni colpo e ogni scelta sociale può elevarti a leggenda… o seppellirti nell’anonimato. Dimenticate l’RPG che vi prende per mano, vi mette sulla mappa una bella serie di puntini e vi accompagna in fila indiana fino ai titoli di coda. Qui non funziona così. Qui la strada dovete costruirvela voi, pezzo dopo pezzo, parata dopo parata, decisione dopo decisione.

Fin dalle prime ore verrete bombardati da sistemi: Arti Marziali, Arti Mistiche, Arti Interne, Occupazioni, Gilde, Wanted System, statistiche nascoste, progresso per aree, PvP, attività cooperative. Il gioco dà per scontato che abbiate voglia di sperimentare, sbagliare, capire. E chi si limita a “premere tasti” senza leggere il linguaggio del sistema finisce triturato, in combattimento e fuori.

Per questo abbiamo distillato l’essenza del gioco in una guida lunga, tecnica e ragionata, pensata per chi non vuole solo sopravvivere, ma padroneggiare: dal combat system alle sinergie tra abilità, dalla progressione del personaggio alla gestione del mondo aperto, dalle carriere sociali alle dinamiche online. Non è una lista di “trucchetti”: è un manuale di lettura del gioco.

Affilate la lama, sistemate il mantello, respirate a fondo.
È ora di trasformare un guerriero spaesato in una forza della natura.

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Capire l’ossatura del sistema: Arti Marziali, Mistiche e Interne

Prima di parlare di combo “stilose” e cavalli rubati, bisogna capire come il gioco è costruito a livello di design. Where Winds Meet ruota attorno a tre categorie di abilità:

  • Arti Marziali (Martial Arts): sono le tecniche legate alle vostre armi e al vostro stile di combattimento principale. Sono il vostro pane quotidiano: combo, colpi caricati, mosse speciali, varianti per ogni tipo di arma.

  • Arti Mistiche (Mystic Arts): sono abilità ad alto impatto, spesso con cooldown, che introducono effetti scenografici e meccanici: controllo della folla, burst di danno, mobilità estrema, effetti difensivi, crowd control avanzato. Ne potete equipaggiare diverse e rappresentano il vostro “arsenale speciale”.

  • Arti Interne (Internal Arts): sono abilità passive e semi-passive che potenziano il personaggio in profondità, aggiungendo effetti in combattimento, bonus a specifiche situazioni, sinergie con le vostre Arti Marziali e Mistiche. Ne potete equipaggiare quattro, e sono il cuore invisibile della build.

Sopra a tutto questo si appoggia un combat system che usa stagger, parate, schivate e gestione delle posture: rompere la guardia di un nemico significa aprire una finestra di danno amplificata, e molti pattern nemici sono disegnati per punire chi spamma attacchi senza leggere animazioni e tempi.

Se volete dominare, dovete smettere di pensare “abilità singole” e ragionare in termini di ecosistema: quali Arti Marziali compongono la vostra base, quali Arti Mistiche vi danno controllo del campo, quali Arti Interne legano tutto in modo coerente.

Padroneggiare il combattimento: Ghost Bind e Dragon’s Head, la tua prima vera combo “da maestri”

Il cuore pulsante di Where Winds Meet è il sistema di combattimento. Non è un gioco da “button mashing”: qui ogni scontro è una danza letale in cui chi capisce i tempi, i range e i cambi di stato del nemico vince. E nelle prime ore c’è una combinazione che fa davvero la differenza tra arrancare e imporre il proprio ritmo: Ghost Bind + Dragon’s Head.

Ghost Bind: il tuo primo strumento di controllo totale

Immagina la scena: sei in mezzo a un gruppo di banditi, la telecamera si stringe, non hai spazio per rollare, e i colpi arrivano da ogni lato. È esattamente il tipo di situazione in cui i giocatori inesperti vanno nel panico e muoiono in tre secondi. Ghost Bind esiste per impedirlo. Quest’arte mistica immobilizza più nemici contemporaneamente, bloccandoli sul posto come statue. Non è una fonte di danno massiccio: è puro controllo.

Perché è cruciale:

  • ti permette di isolare il bersaglio più pericoloso, congelando i suoi alleati;

  • crea una finestra di respiro per curarti, riposizionarti, ricaricare stamina o usare consumabili;

  • prepara il terreno per un attacco ad area devastante (ci arriviamo tra un attimo);

  • riduce all’osso il caos dei combattimenti affollati, trasformandoli in scenari gestibili.

In termini di mentalità, Ghost Bind ti obbliga a ragionare come un tattico: non “come faccio a colpire tutti?”, ma “chi controllo, chi elimino, in che ordine?”.

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Dragon’s Head: la furia che travolge il gruppo

Se Ghost Bind è la calma forzata, Dragon’s Head è la tempesta. Quest’arte mistica incanala l’energia del personaggio e dell’ambiente – foglie, polvere, detriti – in un’onda d’urto a forma di drago che investe tutti i nemici davanti a te.

Meccanicamente significa:

  • danno ad area su un largo arco frontale;

  • knockback + slam: i nemici vengono scaraventati a terra, lasciati vulnerabili;

  • riduzione del danno e super armor durante l’esecuzione: mentre carichi e liberi l’attacco, interromperti è difficile se non impossibile.

Risultato: prendi il controllo del campo e ribalti una situazione sfavorevole in una serie di bersagli a terra pronti per essere finiti.

Come giocare la sinergia in modo intelligente

La combo ideale è semplice ma devastante:

  1. entri a portata del gruppo;

  2. lanci Ghost Bind e li inchiodi tutti nello stesso punto;

  3. fai mezzo passo indietro per avere l’angolo perfetto;

  4. carichi Dragon’s Head e lasci che il drago faccia il resto.

Hai trasformato un gruppo potenzialmente mortale in un mucchio disordinato di corpi per terra. Ma soprattutto, hai imparato la prima lezione seria del gioco: le abilità forti da sole non bastano; è la sinergia tra di esse che ti rende pericoloso.

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Giocare dall’ombra: Veil of Stillness e Flaming Meteor per lo stile assassino

Non tutti amano buttarsi nel caos frontale. Se il tuo istinto è “colpisci e sparisci”, Where Winds Meet ti permette di vivere come un vero assassino wuxia, grazie alla combinazione tra Veil of Stillness e Flaming Meteor.

Veil of Stillness: diventare un fantasma nel campo nemico

Veil of Stillness è, di fatto, un mantello d’invisibilità contestuale. Quando la attivi, la tua presenza viene ridotta al minimo: puoi muoverti tra i nemici senza far scattare l’allarme, infiltrarti nei campi, posizionarti dietro il bersaglio chiave.

È perfetta per:

  • raggiungere un obiettivo in profondità senza combattere;

  • eliminare silenziosamente un arciere o un caster che renderebbe lo scontro molto più rischioso;

  • esplorare aree pericolose per loot o informazioni senza ingaggiare.

Non è però un tasto “panic”: se il combattimento è già esploso, non è una fuga sicura. È uno strumento di preparazione e di approccio, non di emergenza.

Flaming Meteor: la cometa che apre le danze (o le chiude)

Quando la furtività finisce – o quando decidi che è il momento di fare spettacolo – entra in scena Flaming Meteor. Legata all’uso della lancia, questa arte mistica trasforma il tuo personaggio in una cometa ardente.

La sequenza tipica:

  1. Carica e lancio: scatti, balzi in aria e scagli la lancia, generando un’esplosione ad area all’impatto che può mettere in ginocchio un bersaglio pericoloso e danneggiare chi gli sta intorno.

  2. Schianto della meteora: subito dopo, piombi a terra come una meteora, creando una seconda onda d’urto che sbilancia il gruppo.

Combinata con Veil of Stillness, definisce uno stile “assassin”:
ti avvicini invisibile, scegli il bersaglio critico, lo apri con un’esplosione devastante e poi finisci i superstiti mentre sono ancora storditi.

Arti Marziali: la via della specializzazione (e perché il “tanto per” ti uccide)

Le Arti Marziali in Where Winds Meet non sono “mosse extra”: sono interi stili di combattimento. Ogni set di skill cambia ritmo, portata, gestione della stamina, potenziale di stagger. Potenziarle costa risorse concrete, e se cerchi di alzare di livello tutto indiscriminatamente ti ritrovi con dieci arti mediocri invece di due eccellenti.

La mentalità corretta è questa:

  • Fase iniziale: provi quante più armi e arti possibili, giusto abbastanza per capire cosa “senti bene nelle mani”.

  • Fase intermedia: stringi il cerchio su 2–3 stili che ami davvero e che coprono situazioni diverse (single target, AoE, mobilità, difesa). Su quelle investi pesante.

  • Fase avanzata: quando hai pool di risorse più ampia, sfrutti la possibilità di rimborsare i materiali spesi in arti che non usi più per provarne di nuove senza distruggere anni di progressione.

Qui entra in gioco la tua capacità di osservazione: non esiste “l’arte migliore in assoluto”, esistono arti che funzionano per come leggi il combattimento. Ma il principio è sempre lo stesso: specializza, non spalmare.

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Arti Interne: costruire il “core” della build

Se le Arti Marziali sono il tuo linguaggio di combattimento, le Arti Interne sono la tua personalità interiore. Si tratta di abilità passive che possono:

  • aumentare il danno in certe condizioni;

  • potenziare le parate o ridurre il danno;

  • migliorare la rigenerazione di stamina o di risorse;

  • attivare effetti extra quando usi certe Arti Mistiche o certe armi.

Puoi equipaggiarne quattro. Questo significa che ogni slot è critico.

Un approccio sano:

  • 1 slot offensivo puro: buff al danno in base a una condizione che attivi spesso (stagger, critici, attacchi caricati).

  • 1 slot difensivo: riduzione danni, parry più efficaci, shield temporanei.

  • 1 slot utility: mobilità, rigenerazione, controllo del campo.

  • 1 slot sinergico: un’arte interna che amplifica esattamente il tuo set di Arti Marziali/Mistiche preferito (più danni con l’arma X, più efficienza con l’arte Y, ecc.).

La differenza tra un personaggio “forte” e una build coesa sta tutta qui: non accumulare bonus a caso, ma farli convergere su un modo preciso di combattere.

Arti Mistiche: non solo “mosse fighe”, ma strumenti situazionali

Le Arti Mistiche sono quelle che fanno dire “wow” visivamente, ma se le tratti solo come spettacolo stai sprecando potenziale. Possono:

  • salvarti da situazioni disperate (Ghost Bind, Dragon’s Head);

  • aprire ingaggi stealth (Flaming Meteor);

  • offrirti mobilità verticale o orizzontale extra;

  • dare utility come scudi, cure, zone di controllo, debuff.

Nel mid game puoi arrivare a gestire un piccolo arsenale di Mystic Arts da ruotare in base a:

  • contenuto (boss singolo vs campi affollati);

  • modalità (PvE, PvP arena, Wanted);

  • ruolo nel gruppo (burst, controllo, supporto).

Il livello successivo non è “avere tante Mystic Arts”, ma sapere quale caricare e quando.

Mobilità e mondo aperto: cavalli, parkour wuxia, tempo e cartografi

Il mondo di Where Winds Meet è enorme, e affrontarlo a piedi per principio romantico è la via più rapida verso la frustrazione. Una delle prime priorità è ottenere una cavalcatura, e farlo nel modo giusto.

Puoi:

  • ottenerla seguendo la main quest, in modo pulito e “di ruolo”;

  • rubarla a un PNG, accettando il rischio di sporcarti la reputazione ed entrare nel mirino delle autorità;

  • usare abilità specifiche per far smontare un PNG dalla sella e appropriarti del cavallo senza che nessuno se ne accorga.

Il consiglio pratico è semplice: non aspettare troppo. Dopo qualche ora di gioco ripeterai inevitabilmente certe tratte, e avere un cavallo sbloccato (meglio ancora, uno di qualità superiore acquistato più avanti) cambia completamente il ritmo dell’esplorazione.

Accanto alla cavalcatura, hai:

  • mobilità wuxia: corse sui tetti, scalate, salti potenziati, glide, combo acrobatiche. Queste meccaniche non sono solo “cosmetiche”: ti permettono di aggirare campi nemici, raggiungere vantage point e accedere a scorciatoie che un giocatore “terrestre” non vedrà mai.

  • Teleport/Fast Travel: ogni punto di teletrasporto sbloccato è un investimento sul futuro. Attivarli tutti, anche se devi deviare momentaneamente, ti risparmia ore quando dovrai tornare in zona per quest, boss, materiali.

  • Manipolazione del tempo: molte missioni, incontri e risorse sono legati a fasce orarie specifiche. L’orologio interno non è una decorazione: puoi far avanzare il tempo via menù per allinearlo a ciò che ti serve, anziché restare fermo ad aspettare.

Infine ci sono i cartografi e gli informatori nelle nuove regioni: NPC che, in cambio di denaro o favori, ti sbloccano grandi porzioni di mappa, indicano punti d’interesse e talvolta rivelano dettagli narrativi sulla zona. Ignorarli significa esplorare “alla cieca” e perdere occasioni.

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Progressione nascosta: Fisico, Erudizione, Coordinazione e requisiti dell’equip

Uno degli aspetti più frustranti per chi non conosce il sistema è trovare un’arma o un pezzo di equipaggiamento eccellente… e scoprire di non poterlo equipaggiare nonostante il livello. Il motivo sta in tre attributi “paralleli” che il gioco non mette al centro del tutorial, ma che sono fondamentali: Physical, Erudition, Coordination.

In pratica:

  • Fisico (Physical) cresce completando attività legate al combattimento e alla forza bruta, come liberare avamposti nemici. È la misura della tua prestanza fisica.

  • Erudizione (Erudition) aumenta interagendo con elementi legati alla conoscenza e alla cultura: curiosità, oggetti particolari nel mondo, “farfalle dorate” e simili. Simboleggia la tua saggezza e apertura mentale.

  • Coordinazione (Coordination) si sviluppa risolvendo puzzle ambientali e piccoli enigmi, come i famosi puzzle dei gatti, che richiedono osservazione e logica.

Molte armi di alto livello e talune armature chiedono soglie minime in uno o più di questi attributi. Questo sistema ti spinge a vivere il mondo in tutte le sue dimensioni, non solo a grindare mob e missioni principali.

Diario e Progress Tracker: come giocare da completista (senza impazzire)

Il Journal/Diario non è un semplice elenco di missioni: è un vero e proprio tracker di progressione per area. Per ogni regione del mondo puoi vedere:

  • quante quest principali e secondarie hai completato;

  • quanti boss o nemici speciali hai affrontato;

  • quanti collezionabili e curiosities hai raccolto;

  • quante attività specifiche (carriera, eventi, ecc.) hai chiuso.

Se miri al 100%, questo menù è la tua bussola: unito alla rete di teletrasporti ti permette di pianificare sessioni mirate (“oggi chiudo tutto quello che manca in questa provincia”) invece di girare a vuoto sperando di trovare qualcosa. Anche se non sei un completista puro, vale la pena controllarlo periodicamente: spesso ti mostra che ti sei perso una quest importante a due passi da dove stai giocando.

Gilde, dungeon e progressione online: perché giocare da soli è sprecato

Where Winds Meet è giocabile in solo, ma la verità è che moltissimi sistemi esplodono solo se entri in una Gilda. Far parte di una gilda ti dà accesso a:

  • una base di gilda con strutture dedicate per crafting, alchimia, consumabili, gestione risorse;

  • un negozio di gilda con oggetti esclusivi;

  • missioni settimanali che premiano la partecipazione attiva del gruppo;

  • dungeon e sfide di alto livello matchmade e raid-boss centrati più sul posizionamento e sulla coordinazione che sull’esplorazione libera.

È qui che la dimensione cooperativa del gioco prende forma: il tuo ruolo in un party non è sempre quello del “damage dealer” e basta. In base alla build, alle Arti Interne e alla Carriera (vedi sotto) puoi diventare:

  • il frontliner che gestisce l’aggro e il controllo;

  • il support che cura, pulisce debuff e gestisce le risorse;

  • l’assassino che elimina rapidamente bersagli chiave.

Entrare in una gilda presto accelera la progressione, ti dà accesso a gear altrimenti fuori portata e, soprattutto, trasforma un open world solitario in uno spazio sociale vivo.

Wanted System e PvP: da preda a cacciatore

Il Wanted System è la risposta del gioco a chi decide di vivere “ai margini” della legge. Se attacchi NPC innocenti, distruggi proprietà o ti comporti da bandito, non è solo la reputazione verso certe fazioni a cambiare: puoi finire letteralmente con una taglia sulla testa. Quando vieni marcato come ricercato:

  • le guardie nelle città e nei villaggi diventano ostili;

  • altri giocatori possono entrare nella tua sessione con l’obiettivo di abbatterti e incassare la ricompensa.

È un sistema che trasforma il mondo in una caccia all’uomo dinamica. Ma, come sempre, funziona in entrambe le direzioni: puoi anche scegliere di essere tu il cacciatore di taglie, inseguendo giocatori ricercati per ottenere denaro e ricompense speciali.

Se hai una taglia addosso, la mossa intelligente non è fare il solitario eroico, ma chiamare la gilda o il tuo gruppo: un 2v1 o 3v1 ribalta la narrativa della “preda” e spesso trasforma i cacciatori in bottino.

Accanto al Wanted System c’è il PvP strutturato, in particolare l’Arena 1v1, dove l’equip viene bilanciato e conta soprattutto la tua capacità di:

  • leggere timing e tell delle animazioni;

  • sfruttare il sistema di stagger e posture;

  • conoscere il matchup tra il tuo stile e quello dell’avversario.

L’arena è il laboratorio perfetto per mettere alla prova le build e allenare riflessi che ti serviranno anche nel PvE.

Occupazioni e carriere: non sei solo un guerriero, sei un ruolo nel mondo

Oltre a essere un combattente, puoi scegliere una Occupazione (o carriera) che definisce il tuo “mestiere” nel mondo di gioco. Non è flavor: cambia realmente cosa puoi fare per NPC e giocatori. Tra le opzioni disponibili (attuali o già note) trovi: Healer, Scholar, Blacksmith, Musician e altre, ognuna con i suoi sistemi, missioni e bonus.

Alcuni esempi:

  • Healer: cura ferite, stati alterati, malattie di NPC e giocatori; utilissimo in co-op e nelle attività di gilda ad alta difficoltà.

  • Scholar: agisce come “avvocato” e figura legale nei sistemi sociali, può intervenire in dispute e situazioni legate alla legge, oltre a sbloccare opzioni di dialogo e risoluzione pacifica di certe quest.

  • Artigiano/Fabbro: specializzato nel crafting di armi ed equipaggiamenti avanzati, con possibilità di creare gear ricercato da altri giocatori.

  • Musicista: utilizza strumenti e melodie che possono influenzare l’umore dei PNG, sbloccare eventi particolari o fornire buff agli alleati.

Scegliere un’Occupazione non è cosmetico: è prendere una posizione nel tessuto sociale del gioco e accedere a un filone di contenuti dedicato.

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Esplorazione e filosofia del viaggio: il gioco che premia chi devia

L’ultimo consiglio è quello che separa chi “finisce” Where Winds Meet da chi lo vive.

Il gioco è pieno di:

  • sentieri che si arrampicano su montagne che non portano a una quest marker, ma a un panorama, un NPC dimenticato, una curiosità che aumenta le tue statistiche;

  • caverne nascoste dietro cascate, con puzzle o incontri non segnati sulla mappa;

  • storie raccontate da NPC che sembrano irrilevanti… fino a quando non ti accorgi che sbloccano una chain quest o rivelano un segreto del mondo.

Sì, il Progress Tracker è utile per chiudere ciò che il gioco considera “completato”. Ma la vera anima di Where Winds Meet sta in ciò che non è tracciato, negli angoli che scopri perché ti sei chiesto “e se andassi di là?”. È un titolo progettato per chi non ha fretta, per chi ama perdersi e farsi sorprendere.

Se approcci il gioco come una lista di obiettivi da spuntare, ti stai perdendo metà dell’esperienza. Se lo tratti come un mondo da abitare, ogni sessione diventa una storia diversa.

Ora avete gli strumenti, il resto dipende da voi

E con questo, la nostra guida – che definire “per principianti” ormai è riduttivo – arriva al suo (primo) punto di chiusura. Abbiamo parlato di combo chiave come Ghost Bind e Dragon’s Head, di approcci furtivi con Veil of Stillness e Flaming Meteor, di specializzazione nelle Arti Marziali, di costruzione intelligente delle Arti Interne e Mistiche, di mobilità, teletrasporti, manipolazione del tempo, attributi nascosti, gilde, PvP, Occupazioni e filosofia dell’esplorazione.

Non avete tra le mani una lista di suggerimenti rapidi: avete una mappa mentale per leggere il gioco.
Ora la differenza non la farà “che guida avete letto”, ma che tipo di giocatori decidete di essere.

Qual è il consiglio che vi ha fatto scattare una lampadina?
Avete trovato altre sinergie tra abilità, carriere o sistemi che vi hanno cambiato la partita? Condividetele: è così che una community cresce, non solo consumando contenuti, ma alimentandoli.

E se questa guida vi è stata utile e volete continuare a esplorare mondi, sistemi e giochi con questo livello di profondità, sapete dove trovarci: su Top Games Italia, sul sito e sul canale YouTube, dove non ci accontentiamo mai del “va bene così”. Vi invitiamo inoltre a dare un occhio alle altre nostre guide!

Il vento non aspetta nessuno.
Sta a voi decidere se farvi trascinare… o diventare voi stessi la tempesta.

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