martedì, Ottobre 7, 2025
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Andrea Dal Zoppo - Lo ZioSen
Andrea Dal Zoppo - Lo ZioSenhttp://www.topgamesitalia.com
Appassionato di videogames in tutte le sue forme dall'età di 6 anni. Appassionato di musica, grafica, doppiaggio e scrittura. Mi puoi trovare su YouTube come Lo ZioSen. Qui, su Top Games Italia, troverete le mie sincere e soggettive opinioni sul mondo videoludico.

RECENSIONE IN BREVE

La recensione promuove con un 9/10 Lost in Random: The Eternal Die, uno spin-off che trasforma con successo la formula originale in un roguelite puro. Il gioco viene lodato per la sua coraggiosa scelta narrativa di mettere i giocatori nei panni di Aleksandra, l'antagonista del primo capitolo, intrappolata in un loop di ricordi.

Il gameplay è il punto di forza: un sistema roguelite solido con mappe generate proceduralmente che incoraggiano la pianificazione strategica. Il combattimento è accessibile ma profondo, con diverse armi e abilità, e la personalizzazione della build è arricchita da un innovativo sistema di potenziamenti a colori.

Mantenendo l'iconico stile artistico "burtoniano" e dimostrandosi tecnicamente impeccabile, il titolo è definito una "piccola perla" per gli amanti del genere, offrendo grande rigiocabilità, originalità e un'esperienza di alta qualità a un prezzo contenuto.

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Lost in Random: The Eternal Die, recensione di un roguelite che sorprende

Il 17 giugno 2025 è arrivato ufficialmente sul mercato Lost in Random: The Eternal Die per tutte le piattaforme, uno spin-off del fortunato titolo del 2021 che ha saputo stupire con la sua direzione artistica e la sua narrazione fiabesca. Ma questa volta cambia tutto: non siamo più davanti a un action-adventure, ma a un roguelite puro, intriso di meccaniche procedurali, scelte strategiche e uno storytelling comunque centrale. Ecco la nostra recensione completa dopo averci giocato.

La recensione di Lost in Random: The Eternal Die è stata scritta e curata da Lo ZioSen, del quale riportiamo il video YouTube dedicato.

 

Un ritorno nel mondo di Random… ma tutto è cambiato

In The Eternal Die non impersoniamo più Even, la giovane protagonista del primo capitolo, ma entriamo nei panni della Regina Aleksandra, l’antagonista originale. Dopo essere stata privata dei suoi poteri e intrappolata nel misterioso Dado Nero, Aleksandra si ritrova bloccata in un loop di ricordi e visioni, orchestrato da un nuovo, inquietante personaggio: Cavalier Tormento.

 

Questa premessa narrativa non solo stravolge la prospettiva con cui viviamo il mondo di Random, ma fornisce anche un forte pretesto per introdurre un gameplay completamente diverso. Le run roguelite si susseguono in quattro biomi, ognuno con un proprio stile visivo, nemici e boss finali. Ogni elemento di design è pensato per arricchire la lore di un universo che, pur essendo stilizzato e grottesco, non rinuncia a profondità e atmosfera.

A colpire è la scelta di trasformare un’antagonista in protagonista, offrendoci una visione intima, fragile e vendicativa della Regina. Aleksandra è ormai un personaggio spezzato, e la sua evoluzione durante le run si intreccia a un racconto che mescola ironia, malinconia e una forte componente emotiva.

Lost in Random diventa Roguelite

Il cuore pulsante di Lost in Random: The Eternal Die è un gameplay loop solido, dinamico e ben bilanciato. Il gioco abbandona completamente la struttura lineare del predecessore per abbracciare un’impostazione roguelite più classica ma con spunti di originalità molto interessanti.

La peculiarità principale sta nella gestione dei biomi: non vengono generati stanza per stanza, ma l’intera mappa viene creata proceduralmente a inizio run, rivelandosi man mano che la si esplora. Questo consente una pianificazione più strategica, permettendo di scegliere con calma come gestire risorse, incontri e potenziamenti.

Le stanze possono contenere combattimenti, trappole platform, minigiochi a tema dado e incontri con NPC da reclutare nell’hub centrale. Le abilità non derivano più da un mazzo di carte, ma da una singola carta speciale che può essere cambiata solo in determinate stanze. Una scelta che aumenta la tensione nelle run e costringe a pensare bene prima di ogni mossa.

A fine di ogni stanza, il giocatore può scegliere un nuovo potenziamento da inserire in una griglia a tre slot. Qui entra in gioco il sistema dei “colori”: posizionare tre potenziamenti dello stesso colore garantisce bonus ulteriori, ma i colori si consumano e bisogna poi riassegnarli con speciali tinture. Un’idea che dona profondità e personalizzazione alla build, rendendo ogni partita diversa.

Combattimenti accessibili ma pieni di strategia

Il combat system di The Eternal Die è immediato ma non banale. Si basa su attacchi leggeri e caricati, abilità attivabili tramite una carta, una schivata reattiva e Fortune, un dado vivente che può essere lanciato per attacchi a distanza il cui danno varia in base al tiro.

Le armi sono quattro: spada (di default), lancia, martello e arco, ognuna con comportamenti e sinergie diverse. Il martello, ad esempio, è lento ma devastante, mentre l’arco offre maggiore controllo della distanza. I boss, invece, sono l’anima del combattimento: unici, disegnati con grande cura e collegati alla lore di Aleksandra, rappresentano spesso nemici del passato assetati di vendetta.

Nonostante le meccaniche siano semplici da apprendere, è la sinergia tra arma, abilità speciale e potenziamenti a definire la forza del giocatore. Una build ben congegnata può fare la differenza, soprattutto nelle fasi avanzate dove i nemici diventano sempre più aggressivi e le stanze richiedono tempismo e riflessi.

A rendere il tutto più avvincente ci sono le Benedizioni Permanenti, acquistabili con valuta raccolta durante le run e non persa alla morte. Queste includono miglioramenti alla salute, ai danni, al drop rate o addirittura seconde possibilità dopo una sconfitta. Un incentivo potente a continuare a giocare anche dopo numerosi fallimenti.

Artisticamente coerente, tecnicamente solido

Lo stile grafico è ancora una volta uno dei punti forti. Il team ha mantenuto l’impronta “burtoniana” del primo gioco, con ambienti grotteschi, personaggi stilizzati e atmosfere tra il fiabesco e il macabro. Ogni bioma è visivamente riconoscibile e pieno di dettagli, e anche se non tutto stupisce per originalità, l’identità visiva resta forte e ben realizzata.

Dal punto di vista tecnico, il titolo è sorprendentemente stabile. Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato bug, rallentamenti o crash. Il framerate è costante e il caricamento dei biomi è rapido, merito anche della scelta di non rigenerare singole stanze in corsa.

La colonna sonora fa il suo dovere, con musiche d’accompagnamento piacevoli e un buon sound design. Non ci sono motivi particolarmente memorabili, ma il tutto si integra perfettamente con le atmosfere oniriche del gioco.

Un plauso anche al lavoro svolto sui personaggi secondari, sia dal punto di vista del design che della scrittura. Ogni NPC ha una personalità marcata, che sia Fortuna – il dado che ci accompagna in battaglia – o Mary Mazzieri, mercante bizzarra che torna dal primo gioco.

Il verdetto: una piccola perla per gli amanti del genere

Lost in Random: The Eternal Die è un titolo che, sulla carta, poteva spiazzare i fan del primo capitolo. Il cambio di genere, da action-narrativo a roguelite, è netto. Ma una volta superata la sorpresa, è impossibile non rimanere colpiti dalla qualità del gameplay, dalla struttura delle run, dalle opzioni di personalizzazione e dalla narrazione intelligente.

Non siamo di fronte a un blockbuster, ma a un progetto curato, originale, divertente e con una longevità sorprendente grazie alla natura roguelite. Il prezzo di lancio contenuto lo rende ancora più interessante per chi cerca un gioco fresco, con idee solide e una buona rigiocabilità.

Il nostro voto è un meritato 9 su 10. Una promozione piena per uno spin-off che riesce a brillare di luce propria pur restando fedele all’universo di Lost in Random.

Hai già provato The Eternal Die?

Se ami i roguelite, le storie bizzarre e le sfide a base di dadi e build creative, allora Lost in Random: The Eternal Die potrebbe essere il gioco perfetto per te. Facci sapere nei commenti cosa ne pensi del nuovo titolo di Zoink Games.

Se ti piacciono le nostre recensioni, continua a seguirci su TopGamesItalia.com, dove troverai guide, news e tanto altro sul mondo videoludico. Da appassionati, per appassionati.

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