mercoledì, Novembre 5, 2025
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Andrea Dal Zoppo - Lo ZioSen
Andrea Dal Zoppo - Lo ZioSenhttp://www.topgamesitalia.com
Appassionato di videogames in tutte le sue forme dall'età di 6 anni. Appassionato di musica, grafica, doppiaggio e scrittura. Mi puoi trovare su YouTube come Lo ZioSen. Qui, su Top Games Italia, troverete le mie sincere e soggettive opinioni sul mondo videoludico.

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Sony e AMD hanno svelato il futuro di PlayStation e del Gaming PC?

Nell’olimpo della tecnologia videoludica, pochi nomi risuonano con la stessa autorevolezza di Mark Cerny, la mente dietro le architetture di PlayStation 4 e PlayStation 5, e Jack Huynh, il Senior Vice President che guida la divisione grafica di AMD. Quando questi due titani si siedono per una conversazione, l’intera industria si ferma ad ascoltare. Ed è esattamente quello che è successo.

In un nuovo video e con una approfondita discussione, Sony e AMD hanno sollevato il velo sul “Progetto Amethyst“, una collaborazione strategica che va ben oltre la semplice fornitura di chip, delineando una roadmap tecnologica così ambiziosa da ridefinire ciò che consideriamo possibile nel gaming.

Non si tratta di un semplice upgrade incrementale. Non parliamo di qualche teraflop in più o di un aumento marginale della memoria. Stiamo parlando di una reinvenzione fondamentale di come le GPU pensano, vedono la luce e gestiscono i dati. Tre pilastri tecnologici sono emersi da questa conversazione: Neural Arrays, Radiance Cores e Universal Compression. Ognuno di essi è una rivoluzione a sé stante, ma è la loro sinergia a promettere un salto generazionale di proporzioni epiche.

Preparatevi, perché stiamo per analizzare nel dettaglio queste innovazioni, traducendo il complesso linguaggio degli ingegneri in ciò che conta davvero per noi giocatori: mondi più vasti, illuminazione fotorealistica, intelligenza artificiale più sofisticata e performance sbalorditive. Questo non è più il futuro lontano perchè è il cantiere della prossima generazione.

Il Muro Tecnologico, I Limiti dell’Hardware Attuale e la Fame di Dati

Prima di tuffarci nelle soluzioni, è fondamentale capire i problemi che affliggono gli sviluppatori oggi. I giochi moderni sono bestie affamate di dati e potenza di calcolo. Mondi open-world sempre più vasti, texture in 4K e ora in 8K, simulazioni fisiche complesse e, soprattutto, l’ascesa inarrestabile del ray tracing e dell’intelligenza artificiale stanno spingendo l’hardware attuale al suo limite fisico.

Mark Cerny ha descritto con precisione le tre principali “strozzature” (bottleneck) che gli architetti di sistema devono affrontare:

  • Il Limite Computazionale dell’IA: Le reti neurali, motori di tecnologie come l’upscaling intelligente (FSR di AMD, PSSR di PlayStation) e l’IA dei personaggi non giocanti (NPC), sono incredibilmente esigenti. Richiedono calcoli massicci e un accesso fulmineo a enormi quantità di memoria. La struttura stessa delle GPU tradizionali, progettate per suddividere i problemi in milioni di piccoli compiti paralleli, fatica a gestire in modo efficiente i modelli di machine learning, che sono per natura grandi e complessi.

  • Il Costo Proibitivo del Realismo: Il ray tracing, e la sua evoluzione ancora più esigente, il path tracing, promettono un’illuminazione realistica, con riflessi, ombre e rifrazioni indistinguibili dalla realtà. Tuttavia, simulare il percorso di miliardi di raggi di luce in tempo reale richiede una potenza di calcolo brutale che mette in ginocchio anche le schede grafiche più potenti, costringendo a compromessi su risoluzione e framerate.

  • L’Autostrada della Memoria: La larghezza di banda della memoria è come un’autostrada. Non importa quanto sia veloce il motore (la GPU), se il traffico di dati è troppo intenso, tutto rallenta. Con l’aumentare della fedeltà visiva, la quantità di dati che devono viaggiare tra la GPU e la memoria VRAM è esplosa, creando ingorghi che limitano le performance e la complessità delle scene.

È per abbattere questi tre muri che Sony e AMD hanno unito le forze, dando vita a soluzioni hardware e software che cambieranno le regole del gioco.

playstation e amd mark cerny

Neural Arrays: Insegnare alle GPU a Pensare in Grande

La prima grande innovazione presentata è quella dei Neural Arrays. Per capire la sua importanza, dobbiamo visualizzare come una GPU tradizionale affronta un problema complesso di intelligenza artificiale. Immaginatela come un’enorme fabbrica con migliaia di operai (le unità di calcolo o Compute Units, CU). A ogni operaio viene assegnato un compito minuscolo e isolato.

Questo approccio è perfetto per la grafica tradizionale, ma quando si tratta di una rete neurale, è come chiedere a migliaia di operai di assemblare un’automobile vedendo solo il singolo bullone che hanno in mano. L’overhead di comunicazione e coordinamento diventa un enorme spreco di risorse.

Jack Huynh ha spiegato che i Neural Arrays rivoluzionano questo paradigma. Invece di far lavorare ogni unità di calcolo in isolamento, questa tecnologia le “raggruppa” in squadre intelligenti all’interno di ogni shader engine.

“Non stiamo collegando l’intera GPU in una singola mega-unità,” ha precisato Huynh. “Sarebbe un incubo di gestione. Ma stiamo connettendo le unità di calcolo in modo intelligente ed efficiente. E questo cambia tutto per il rendering neurale.”

In pratica, invece di tanti piccoli operai solitari, ora abbiamo squadre specializzate che possono collaborare per affrontare insieme problemi di machine learning più grandi e complessi.

I benefici per i giocatori sono enormi e tangibili

  • Upscaling di Nuova Generazione: Tecnologie come il PlayStation Spectral Super Resolution (PSSR) diventeranno esponenzialmente più potenti e precise. Immaginate un’immagine renderizzata a 1080p e ricostruita in 4K o 8K con una qualità indistinguibile da quella nativa, ma con un framerate molto più elevato. I Neural Arrays permetteranno l’uso di modelli di machine learning più sofisticati, riducendo gli artefatti e migliorando la nitidezza dei dettagli.

  • Intelligenza Artificiale Rivoluzionaria: Gli sviluppatori avranno a disposizione una potenza di calcolo dedicata all’IA senza precedenti. Questo si tradurrà in NPC con comportamenti più complessi e realistici, capaci di reagire dinamicamente al mondo di gioco e alle azioni del giocatore. Non più nemici che seguono percorsi predefiniti, ma avversari con tattiche emergenti. Non più PNG statici, ma abitanti di un mondo vivo che interagiscono tra loro.

  • Nuove Frontiere del Gameplay: Huynh ha accennato al fatto che queste efficienze apriranno la porta a nuovi usi del machine learning che gli ingegneri hanno appena iniziato a immaginare. Potremmo vedere sistemi di animazione procedurale ultra-realistici, generazione di contenuti in tempo reale o persino sistemi di assistenza al giocatore basati sull’IA che si adattano dinamicamente allo stile di gioco.

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I Neural Arrays, in sintesi, rappresentano il passaggio da una GPU che “calcola” a una GPU che “pensa”.

Radiance Cores: La Luce Diventa Realtà con l’Hardware Dedicato

Se i Neural Arrays sono il cervello, i Radiance Cores sono gli occhi della futura generazione di GPU. Il ray tracing ha rappresentato un passo da gigante, ma come ha sottolineato Cerny, l’hardware attuale sta raggiungendo i suoi limiti. La vera frontiera, il Santo Graal dell’illuminazione, è il path tracing in tempo reale, una tecnica che simula il percorso della luce in modo molto più completo e fisicamente accurato, tenendo conto di rimbalzi multipli e interazioni complesse con i materiali. Il risultato è un fotorealismo assoluto, ma il costo computazionale è, ad oggi, insostenibile per il gaming.

Qui entrano in gioco i Radiance Cores. Attualmente, i calcoli relativi al ray tracing vengono gestiti in gran parte dalle stesse unità di calcolo che si occupano di tutto il resto (lo shading). Questo crea un conflitto di risorse.

AMD e Sony hanno quindi deciso di creare un blocco hardware completamente nuovo e dedicato, progettato specificamente per un unico scopo: la gestione unificata del trasporto della luce.

I Radiance Cores si faranno carico di tutto il lavoro pesante: il lancio e l’intersezione dei raggi (ray tracing), la simulazione complessa della luce (path tracing) e l’attraversamento delle strutture dati (ray traversal).

Questo approccio ha due vantaggi colossali

  • Liberazione delle Risorse: Sgravando le unità di calcolo tradizionali da questo compito immane, le si libera per concentrarsi su altre operazioni grafiche o, come abbiamo visto, per essere utilizzate dai Neural Arrays per l’IA. È una specializzazione del lavoro a livello di silicio.

  • Efficienza Brutale: Un hardware progettato per un singolo scopo sarà sempre infinitamente più efficiente di un’unità generalista che cerca di fare la stessa cosa. I Radiance Cores eseguiranno i calcoli di illuminazione a una velocità e con un’efficienza energetica che le attuali CU possono solo sognare.

Questo, combinato con tecnologie software come la Neural Radiance Caching (una tecnica che usa l’IA per “prevedere” e immagazzinare i dati sull’illuminazione), formerà un approccio al rendering completamente nuovo. Per i giocatori, il risultato sarà semplice e sconvolgente: path tracing in tempo reale a framerate elevati. Dimenticate i riflessi “screen space” o le ombre pre-calcolate. Immaginate mondi in cui ogni superficie, ogni particella di polvere nell’aria, interagisce con la luce esattamente come nella realtà, creando scene di una coerenza e di un’immersività mai viste prima.

Universal Compression: Ottimizzare l’Autostrada dei Dati

Il terzo e ultimo pilastro di questa rivoluzione è forse il meno appariscente, ma potenzialmente il più impattante sull’esperienza complessiva: la Universal Compression. Come abbiamo detto, la larghezza di banda della memoria è una risorsa finita e preziosissima.

La soluzione ideata da Sony e AMD è tanto elegante quanto potente. La Universal Compression è un sistema intelligente che si pone come un “controllore del traffico” all’ingresso dell’autostrada della memoria. Analizza ogni singolo dato che la GPU intende scrivere in memoria e, quando possibile, lo comprime al volo in modo trasparente e senza perdita di qualità. Solo i dati più cruciali e non comprimibili passano nella loro interezza.

“Questo significa che la GPU può offrire più dettagli, framerate più alti e una maggiore efficienza,” ha spiegato Huynh.

Cerny ha rincarato la dose, affermando che questa tecnologia permetterà alle GPU di superare persino le specifiche teoriche della loro larghezza di banda di memoria. È come se, sulla nostra autostrada, fossimo in grado di far passare 120 auto al minuto su una corsia progettata per 100, semplicemente perché abbiamo reso le auto più piccole e compatte durante il transito.

I benefici sono a cascata e influenzano ogni singolo aspetto del gioco

  • Framerate più Stabili e Alti: Meno congestione sulla banda di memoria significa che la GPU riceve i dati di cui ha bisogno più velocemente, permettendole di renderizzare i fotogrammi a un ritmo più sostenuto.

  • Asset di Qualità Superiore: Gli sviluppatori potranno utilizzare texture a risoluzione più alta e modelli più complessi, poiché il loro “peso” sulla banda di memoria sarà drasticamente ridotto dalla compressione. Addio al texture pop-in e a superfici a bassa risoluzione.

  • Minore Consumo Energetico: Spostare dati consuma energia. Spostare meno dati (compressi) significa un minore consumo energetico, che si traduce in console più silenziose e fredde e PC più efficienti.

sony e amd svelano futuro

Una Sinergia Virtuosa: Il Futuro è un Ecosistema Integrato

La vera magia, come sottolineato da Cerny, risiede nelle sinergie tra queste tre tecnologie. Non sono silos indipendenti, ma ingranaggi di un unico, potentissimo motore.

  • La Universal Compression riduce il traffico di dati, permettendo ai Neural Arrays e ai Radiance Cores di accedere più velocemente alle informazioni di cui hanno bisogno per i loro calcoli complessi.

  • I Radiance Cores si occupano dell’illuminazione, liberando le unità di calcolo principali che possono così essere sfruttate a pieno regime dai Neural Arrays per l’intelligenza artificiale e l’upscaling.

  • I Neural Arrays potenziano l’upscaling, permettendo al sistema di renderizzare a una risoluzione interna più bassa (risparmiando performance) per poi ricostruire un’immagine finale di qualità altissima, dando più margine di manovra ai Radiance Cores per realizzare un path tracing complesso.

È un ecosistema virtuoso in cui ogni innovazione amplifica l’efficacia delle altre, creando un moltiplicatore di performance che va ben oltre la somma delle sue parti.

Oltre l’Orizzonte: Quando Vedremo Questa Magia in Azione?

È importante mantenere i piedi per terra. Cerny e Huynh hanno chiarito che queste tecnologie, per ora, esistono principalmente in forma di simulazione. Sono il frutto di anni di ricerca e sviluppo congiunto, la prova che la loro visione è realizzabile.

Tuttavia, il fatto che ne parlino apertamente è un segnale inequivocabile. Questa è la direzione. Sebbene non sia stata menzionata esplicitamente la PlayStation 6, è quasi certo che queste innovazioni costituiranno il cuore pulsante della prossima generazione di console Sony.

Allo stesso modo, Huynh ha confermato che queste tecnologie, nate da questa partnership, arriveranno anche sulle altre piattaforme di gioco, il che significa che le future generazioni di schede grafiche AMD Radeon per PC ne beneficeranno direttamente.

Stiamo guardando a un orizzonte di 3-5 anni, il tempo necessario perché queste simulazioni si trasformino in silicio pronto per la produzione di massa. Ma la promessa è chiara: la prossima generazione non sarà solo un passo avanti. Sarà un balzo quantico, un momento di rottura paragonabile al passaggio dal 2D al 3D. Un’alba nuova per il gaming, forgiata dalla collaborazione di due delle menti più brillanti del settore. E noi non vediamo l’ora di giocarci.

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