mercoledì, Novembre 5, 2025
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Andrea Volpi - Top Games
Andrea Volpi - Top Gameshttps://topgamesitalia.com
Sono Andrea Volpi, appassionato di videogiochi e tecnologia fin da bambino. Top Games è per me uno sfogo e un modo per comunicare raccontando la mia esperienza nel mondo dei videogiochi in maniera molto personale e soggettiva.

RECENSIONE IN BREVE

The Outer Worlds 2 è un'avventura spaziale brillante ma frustrante, un capolavoro mancato che finisce proprio quando inizia il bello. Il suo cuore pulsante è il rivoluzionario sistema dei compagni: alleati con una volontà propria che possono sfidarvi, abbandonarvi o persino combattervi, aggiungendo un peso morale inedito a ogni scelta.

Tuttavia, questa eccellenza narrativa si scontra con difetti strutturali evidenti. Con una durata di sole 15-20 ore, l'esperienza risulta inconcludente, rendendo l'enorme quantità di opzioni per la personalizzazione del personaggio (oltre 90 vantaggi) eccessiva e fine a sé stessa.

Pur vantando una scrittura satirica tagliente e un gunplay divertente, il titolo soffre di dialoghi a volte prolissi e qualche problema tecnico su console. È un ottimo comfort food per nostalgici, ma un'occasione mancata per chi cercava vera innovazione. Un'esperienza consigliata, ma con grandi riserve.

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The Outer Worlds 2 recensione con voto

Signore e signori, allacciate le cinture e preparatevi a un decollo turbolento. Quest’anno Obsidian Entertainment ha deciso di non darci tregua, sfornando un gioco di ruolo dopo l’altro con la stessa frequenza con cui noi comuni mortali decidiamo di iniziare una dieta il lunedì mattina. Dopo il discusso ma affascinante Avowed, ecco che tra le nostre mani è atterrato, con la grazia di un asteroide ubriaco, The Outer Worlds 2. Il sequel di quel piccolo gioiello che nel 2019 ci aveva fatto urlare al miracolo, vedendolo come il vero erede spirituale di Fallout: New Vegas.

Le aspettative, diciamocelo, erano alle stelle, più alte del grattacielo più sfarzoso di Bisanzio. Obsidian ci aveva promesso un mondo più grande, scelte più profonde e un’esperienza che avrebbe preso tutto ciò che di buono c’era nel primo capitolo e l’avrebbe elevato all’ennesima potenza.

Ma ce l’avranno fatta davvero? O ci troviamo di fronte a un semplice “more of the same” con una mano di vernice fresca? Dopo decine di ore passate a contrattare con burocrati intergalattici, a sparare a fauna aliena decisamente troppo aggressiva e a mettere in discussione ogni singola scelta morale, siamo pronti a darvi il nostro verdetto. E vi avviso, non sarà un viaggio tranquillo.

The Outer Worlds 2 Recensione: Più Grande, Più Profondo, Ma Non Esente da Difetti

Un Gameplay Solido, ma oltre il tempo massimo

Mettiamo subito le cose in chiaro: giocare a The Outer Worlds 2 è come tornare a casa dopo un lungo viaggio. Il feeling è familiare, confortante, e maledettamente funzionale. Obsidian sa come costruire un gioco di ruolo e si vede in ogni singolo aspetto del gameplay, che riprende e rifinisce la formula del predecessore, mantenendo intatto quel DNA che tanto ci aveva ricordato i capolavori di Bethesda.

the outer worlds 2 recensione completa con voto finale

Il Ritorno del “Fallout Spaziale” che Tutti Volevamo

Fin dai primi minuti, la sensazione è inequivocabile: questo è Fallout nello spazio, e non lo dico come una critica. L’esplorazione, la gestione dell’inventario, il modo in cui si interagisce con il mondo e i suoi abitanti… tutto trasuda quell’atmosfera da gioco di ruolo occidentale vecchia scuola che i fan di New Vegas venerano come un testo sacro. Se il primo capitolo era un sequel spirituale, questo ne è la consacrazione definitiva.

Il gunplay, uno dei punti deboli del primo gioco, ha ricevuto un’iniezione di steroidi. Le armi ora hanno un peso, un rinculo e un impatto che le rendono finalmente divertenti da usare. Ogni proiettile a segno è accompagnato da un feedback sonoro e visivo gratificante, trasformando gli scontri a fuoco da un semplice “punta e clicca” a un’esperienza più tattica e coinvolgente.

Le animazioni sono più fluide, il cambio d’arma è più rapido e, in generale, l’azione risulta molto più reattiva e moderna. Un passo avanti gigantesco che era assolutamente necessario.

Tra Sci-Fi e Melee: L’Arsenale di Arcadia

La varietà è il sale della vita, e su questo fronte The Outer Worlds 2 non delude. L’arsenale a nostra disposizione è vasto e fantasioso, spaziando da pistole futuristiche a fucili al plasma, passando per armi da mischia bizzarre e letali. Ogni situazione può essere affrontata in modi diversi: preferite un approccio stealth, eliminando i nemici uno a uno con una lama silente? O preferite entrare ad armi spianate, scatenando un inferno di proiettili e laser? Il gioco vi dà gli strumenti per farlo, e sperimentare con le diverse combinazioni di equipaggiamento è una delle parti più divertenti dell’esperienza.

the outer worlds 2 come è il gameplay e la storia

Le armi “scientifiche”, con i loro effetti stravaganti, fanno il loro glorioso ritorno, aggiungendo un ulteriore livello di follia tattica agli scontri. Ridurre un nemico a un cumulo di cenere o farlo fluttuare a mezz’aria non invecchia mai. La personalizzazione delle armi, tramite mod e potenziamenti, permette di cucirsi addosso il proprio stile di gioco, rendendo ogni build unica.

L’ombra dello S.P.A.V. e la Durata del Viaggio

Nonostante i miglioramenti, una mancanza si fa sentire, soprattutto per chi arriva dal mondo post-apocalittico di Bethesda. Sebbene il “Tactical Time Dilation” (TTD) — la nostra capacità di rallentare il tempo per prendere la mira con precisione — sia un’abilità utile e ben integrata, non riesce a colmare il vuoto lasciato da un sistema come lo S.P.A.V. di Fallout.

Manca quella dimensione strategica che permette di mirare a parti specifiche del corpo dei nemici per infliggere effetti debilitanti. È un dettaglio, certo, ma che avrebbe aggiunto ulteriore profondità al combattimento.

Un altro punto dolente, sebbene mitigato rispetto al primo capitolo, è la longevità. Obsidian ha promesso un’esperienza più vasta, e lo è. Le mappe sono più grandi, le missioni secondarie più numerose, ma The Outer Worlds 2 rimane un gioco di ruolo relativamente “corto” se paragonato a colossi come Baldur’s Gate 3 o persino Starfield.

Si parla di decine di ore, non centinaia. Questo non è necessariamente un male — anzi, il ritmo ne giova — ma chi cerca un’avventura epica da centinaia di ore potrebbe rimanere con un po’ di amaro in bocca.

Cristallizzati nel Tempo: Il Problema del Vecchiume Obsidian

E qui, purtroppo, arriviamo alla critica più pesante che mi sento di muovere. Una critica che non riguarda solo questo gioco, ma l’approccio di Obsidian degli ultimi anni. The Outer Worlds 2 è un gioco che sembra essere rimasto intrappolato in un’ambra temporale, magnifico da guardare ma meccanicamente ancorato al passato.

the outer worlds 2 un mondo che è già vecchio

Grafica da Urlo, Meccaniche da “Ur…lo?”

Visivamente, il gioco è una gioia per gli occhi. L’Unreal Engine 5 pompa poligoni e texture con una ferocia che lascia a bocca aperta. I mondi alieni sono vibranti, colorati e pieni di dettagli mozzafiato. I riflessi, l’illuminazione, i modelli dei personaggi… tutto è di altissimo livello e contribuisce a creare un’atmosfera fantascientifica unica e credibile. Su questo, tanto di cappello.

Il problema, però, sorge quando si gratta la superficie scintillante. Meccanicamente, il gioco è identico a come sarebbe potuto essere nel 2010. La struttura delle quest, il design dei livelli, l’interfaccia, persino il modo in cui si sviluppa il personaggio, tutto sa di “già visto”.

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È come se Obsidian avesse perfezionato una formula vecchia di quindici anni senza mai osare fare un passo avanti. È un gioco di ruolo “alla Obsidian” nel senso più letterale del termine: solido, ben scritto, ma privo di qualsiasi vera innovazione.

Un Piatto per Nostalgici o un’Occasione Mancata?

Questa scelta ha un doppio risvolto. Da un lato, i fan sfegatati dello studio, quelli che cercano disperatamente un’altra dose di New Vegas, si sentiranno a casa e adoreranno ogni minuto. È un comfort food videoludico di altissima qualità. Dall’altro, chi sperava in un’evoluzione, in un gioco di ruolo che prendesse la formula classica e la portasse nel futuro, rimarrà inevitabilmente deluso.

the outer worlds il mondo di gioco complesso

In un’industria che corre veloce, con titoli che ridefiniscono costantemente i confini del genere, la scelta di Obsidian di rimanere così fedele al passato appare quasi anacronistica. Non posso dire di non essermi divertito, ma una volta posato il controller, la sensazione è quella di aver giocato un’opera piacevole ma, in fin dei conti, dimenticabile nel panorama attuale. È un peccato, perché il potenziale per qualcosa di veramente rivoluzionario c’era tutto.

Satira Corporativa 2.0: Una Trama che non Dimentica le Origini

Fortunatamente, dove il gameplay pecca di audacia, la narrazione brilla di luce propria. Il vero cuore pulsante di The Outer Worlds 2 è, ancora una volta, la sua scrittura tagliente, ironica e spietatamente satirica.

Bentornati nel Capitalismo Spaziale, dove il Vostro Valore è Pari a Zero

La critica al capitalismo sfrenato e alla cultura corporativa, già centrale nel primo capitolo, qui viene amplificata a dismisura. Dialoghi esilaranti, spot pubblicitari assurdi e personaggi memorabili dipingono un universo distopico dove l’individuo è solo un ingranaggio sacrificabile al servizio del profitto.

La satira è più pungente, i toni sono a tratti più cupi, ma l’umorismo nero che contraddistingue la serie è sempre presente, pronto a strappare una risata amara.

the outer worlds 2 mappa di gioco completa

Arcadia: Un Nuovo Sistema, Vecchi Problemi (e Nuovi!)

Questa volta, l’avventura ci porta nel sistema stellare di Arcadia, una nuova frontiera coloniale sull’orlo del collasso. Il sistema è afflitto da misteriosi “rift” spaziali, anomalie che distorcono la realtà e che sono al centro del conflitto tra le tre fazioni principali che si contendono il potere.

  • Il Protettorato: un regime militarista e autoritario convinto che la disciplina e il controllo siano l’unica via per la sopravvivenza. Pensate a un incrocio tra l’Impero di Star Wars e un capo ufficio troppo zelante.

  • Auntie’s Choice: una mega-corporazione nata dalla fusione di due colossi del primo gioco (Auntie Cleo’s e Spacer’s Choice). Il loro motto è la “libertà di consumo”, anche se questa libertà significa vendere prodotti letali con un sorriso smagliante.

  • L’Ordine degli Ascendenti: un culto tecno-religioso ossessionato da un’equazione universale che, a loro dire, può predire il futuro e perfezionare l’umanità. Sono a metà tra scienziati pazzi e predicatori televisivi.

Noi, nei panni di un agente della Earth Directorate, veniamo spediti in questo vespaio per capire l’origine dei rift e ristabilire l’ordine, o forse per gettare ulteriore benzina sul fuoco. La scelta, come sempre, spetterà a noi.

Compagni di Viaggio… o Futuri Nemici? Il Party System Rivoluzionato

Una delle innovazioni più significative di The Outer Worlds 2 risiede nel sistema dei compagni. Dimenticatevi i semplici “muli da carico” che vi seguivano ciecamente nel primo capitolo. Qui, i vostri alleati hanno un’anima, e soprattutto, una volontà propria.

Non Sono i Soliti “Muli da Carico”: Personalità e Conseguenze

Come confermato dagli stessi sviluppatori, ogni compagno (ce ne sono sei reclutabili) ha le proprie motivazioni, la propria ideologia e i propri obiettivi. Le vostre azioni e le vostre scelte morali avranno un impatto diretto sulla loro lealtà.

Se agirete in linea con i loro valori, vi supporteranno fino alla fine. Ma se li tradirete o compirete azioni che ritengono inaccettabili, le conseguenze potrebbero essere drastiche.

Un compagno potrebbe semplicemente decidere di abbandonarvi, lasciandovi un uomo in meno nel bel mezzo di una missione. Ma le cose possono degenerare ulteriormente. Potrebbero litigare con voi, sfidarvi e, in casi estremi, affrontarvi in un combattimento all’ultimo sangue.

the outer worlds 2 recension videogiochi

L’idea di dover eliminare un personaggio con cui si sono condivise ore di avventura è un tocco narrativo potente e coraggioso, che aggiunge un peso enorme a ogni decisione.

Il Bivio della Lealtà e la Mancanza di Romance

Tranquilli, non verrete pugnalati alle spalle senza preavviso. Il gioco è progettato per darvi chiari segnali quando state per superare il limite. Un compagno potrebbe avvertirvi che una certa azione rappresenta un punto di non ritorno, dandovi un’ultima possibilità di riconsiderare le vostre scelte.

Questo sistema rende le relazioni con il party incredibilmente più realistiche e profonde, trasformando i compagni da semplici strumenti a veri e propri personaggi con cui confrontarsi.

Unica nota per i romantici incalliti: no, non potrete avere relazioni amorose con i vostri compagni. Obsidian è stata molto chiara su questo punto, preferendo concentrarsi su dinamiche di lealtà e conflitto piuttosto che su trame romantiche. Un’occasione mancata? Forse, ma la profondità data alle relazioni di amicizia (e inimicizia) compensa ampiamente questa assenza.

Più Grande, Più Profondo, Più… Tutto: L’Evoluzione del Mondo di Gioco

Obsidian ha ascoltato il feedback dei fan e ha risposto con una sola parola: “di più”. The Outer Worlds 2 è un’espansione in ogni senso, un’evoluzione diretta che prende le fondamenta del primo e ci costruisce sopra un palazzo.

Un Mondo Reattivo e Pieno di Possibilità

Le aree di gioco non sono solo più grandi, ma anche più dense e interconnesse. I caricamenti sono stati ridotti al minimo, creando un’esperienza di esplorazione più fluida e immersiva. Ma la vera novità è la reattività del mondo. Le vostre scelte non influenzeranno solo i dialoghi, ma avranno conseguenze visibili e tangibili sull’ambiente, sulle fazioni e sulla vita degli NPC. Il sistema di reputazione è stato approfondito, e vedere le città cambiare e le alleanze spostarsi in base alle proprie azioni è estremamente gratificante.

Il Tuo Personaggio, Le Tue Regole (Finalmente!)

La creazione e progressione del personaggio sono state potenziate. Con oltre 90 perk, un sistema di “Flaw” (difetti) che si attiva dinamicamente in base al vostro stile di gioco e una maggiore enfasi su tratti e background, potrete creare un alter ego davvero unico. Volete essere un ex-galeotto esperto di armi pesanti ma terrorizzato dalle altezze? Potete farlo. O un professore brillante ma socialmente imbranato che risolve tutto con l’ingegneria? Anche questo è possibile. Queste scelte non sono solo estetiche, ma sbloccano opzioni di dialogo e di gameplay uniche, incentivando la rigiocabilità.

La Terza Persona è tra Noi (e Funziona!)

Una delle richieste più pressanti dei fan è stata finalmente esaudita: The Outer Worlds 2 è interamente giocabile in terza persona. E non si tratta di un semplice cambio di telecamera. Obsidian ha creato animazioni, sistemi di mira e movimenti specifici per questa visuale. Esplorare i magnifici paesaggi di Arcadia vedendo il proprio personaggio personalizzato è un’esperienza completamente diversa e, in molti casi, più cinematografica. Certo, alcune animazioni (specialmente durante l’accovacciamento) risultano ancora un po’ legnose, ma nel complesso è un’aggiunta graditissima che offre un nuovo modo di vivere l’avventura.

Cosa ci portiamo a casa con The Outer Worlds 2?

Allora, com’è questo The Outer Worlds 2? È il capolavoro che tutti aspettavamo? No, non del tutto. È un gioco che vive di un dualismo affascinante: da un lato, una scrittura superba, un mondo ricco di personalità e sistemi di scelta e conseguenza finalmente profondi; dall’altro, un gameplay che, seppur solido e divertente, sa di vecchio e manca di coraggio.

L’esperienza può piacere immensamente a chi ama il genere e, in particolare, lo stile di Obsidian. È un Fallout: New Vegas con una nuova skin, più bello, più grande e più rifinito, ma che non si discosta di un millimetro da quella formula. Se è questo che cercate, allora preparatevi a uno dei migliori giochi di ruolo degli ultimi anni. Se invece speravate in un’evoluzione, in qualcosa che spingesse il genere verso nuovi orizzonti, potreste rimanere con la sensazione di un’occasione parzialmente mancata.

Nonostante i suoi difetti, The Outer Worlds 2 rimane un titolo di altissimo livello, un’avventura spaziale satirica, intelligente e dannatamente divertente, che vi terrà incollati allo schermo per decine di ore. Obsidian ha dimostrato ancora una volta di essere maestra nella creazione di mondi e storie, anche se, forse, è arrivato il momento di guardare un po’ più al futuro anche per quanto riguarda le meccaniche.

Il voto finale al gioco

Per me, questo titolo al momento merita un 7.5, ma la situazione potrebbe cambiare una volta uscite le prime patch e una volta visti i nuovi contenuti di cui Obsidian non ci farà sentire la mancanza.

E voi, cosa ne pensate di The Outer Worlds 2? Siete pronti a lanciarvi nell’esplorazione di Arcadia o pensate che Obsidian abbia giocato troppo sul sicuro? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto! Non vediamo l’ora di leggere le vostre opinioni e di discutere con voi di questo attesissimo titolo. E se questa recensione vi è piaciuta, non dimenticate di lasciare un like e di iscrivervi al nostro canale YouTube di Top Games Italia per non perdervi nessun altro contenuto sul mondo dei videogiochi e leggi la recensione di Formula Legends per cambiare un po’ genere! Alla prossima, avventurieri spaziali.

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