sabato, Ottobre 18, 2025
spot_img

Autore

Andrea Volpi - Top Games
Andrea Volpi - Top Gameshttps://topgamesitalia.com
Sono Andrea Volpi, appassionato di videogiochi e tecnologia fin da bambino. Top Games รจ per me uno sfogo e un modo per comunicare raccontando la mia esperienza nel mondo dei videogiochi in maniera molto personale e soggettiva.

TOP 5 ARTICOLI

spot_img

ARTICOLI CORRELATI

Ubisoft Cancella Assassin’s Creed Civil War

C’era una volta un credo. Un credo che ci ha insegnato che “nulla รจ reale, tutto รจ lecito”, trasportandoci tra i tetti di Gerusalemme, i canali di Venezia e le piramidi d’Egitto. Assassin’s Creed non era solo un videogioco, ma una macchina del tempo che ci rendeva protagonisti silenti della Storia. Oggi, quel credo sembra essere stato sostituito da un altro, molto piรน terreno e meno affascinante: la paura.

La notizia della cancellazione di un capitolo ambientato nell’era della Ricostruzione americana, subito dopo la Guerra Civile, non รจ solo un rumor sfuggito dagli uffici di Ubisoft.

รˆ il sintomo di una malattia profonda, la prova che il colosso francese, terrorizzato dalla sua stessa ombra e dalle reazioni del pubblico, sta imparando le lezioni sbagliate, sacrificando il coraggio creativo sull’altare di un quieto vivere che non accontenta nessuno. Analizziamo insieme perchรฉ questa decisione รจ molto piรน grave di quanto sembri.

Il Progetto che Non Vedremo Mai Assassin’s Creed Civil War

Secondo un recente report di Game File, basato su testimonianze di cinque dipendenti ed ex-dipendenti Ubisoft, nei corridoi della compagnia si stava lavorando a un progetto tanto ambizioso quanto delicato. Un Assassin’s Creed ambientato nel turbolento periodo della Ricostruzione post-Guerra Civile Americana.

assassin's creed civil war cosa succede top games italia

Il concept, che aveva giร  ricevuto un’approvazione iniziale, avrebbe avuto come protagonista un uomo precedentemente schiavizzato che, dopo aver ottenuto la libertร , si univa alla Confraternita degli Assassini. Il suo viaggio lo avrebbe portato prima verso il selvaggio West, per poi tornare nel Sud devastato dalla guerra, con una missione precisa: lottare per la giustizia e affrontare l’ascesa di organizzazioni terroristiche come il Ku Klux Klan.

Sulla carta, un’ambientazione del genere avrebbe un potenziale narrativo immenso. Un periodo storico denso di contraddizioni, di speranze infrante e di violenza, perfetto per esplorare i temi cardine della saga: la lotta per la libertร  contro l’oppressione, il conflitto tra ordine e caos, e la ricerca di giustizia in un mondo che ne sembra privo.

Un Assassino che combatte il KKK? รˆ un’idea che, se sviluppata con la giusta sensibilitร  e profonditร  storica, avrebbe potuto dare vita a uno dei capitoli piรน maturi e memorabili della serie.

Eppure, nel 2024, il progetto รจ stato archiviato. La motivazione ufficiale, secondo una fonte interna, รจ tanto semplice quanto desolante: l’ambientazione era diventata “troppo politica in un paese troppo instabile”. Una frase che, a una prima lettura, potrebbe suonare come un atto di prudenza. Ma a un’analisi piรน attenta, rivela una miopia sconcertante. Ubisoft non ha fermato il progetto perchรฉ temeva di non essere all’altezza di un tema complesso. Lo ha fermato perchรฉ ha interpretato le recenti polemiche, in particolare quelle su Assassin’s Creed Shadows, nel modo piรน sbagliato possibile.

L’Effetto Yasuke non permette rappresentare e diventa un boomerang

Per capire la logica dietro questa cancellazione, dobbiamo fare un passo indietro e guardare all’occhio del ciclone: Assassin’s Creed Shadows e la controversa scelta del suo protagonista, Yasuke. Quando Ubisoft ha svelato che uno dei due personaggi giocabili sarebbe stato il samurai di origini africane, una figura storica realmente esistita, parte della community ha reagito con veemenza.

assassin's creed cancellato per colpa di Yasuke

รˆ fondamentale, perรฒ, analizzare la natura di questa reazione, spesso etichettata superficialmente come razzista. La critica principale di moltissimi fan di lunga data non riguardava l’etnia del personaggio, ma una palese rottura con le tradizioni narrative della saga.

Succede sempre in Assassin’s Creed?

Da sempre, i protagonisti di Assassin’s Creed sono stati personaggi originali, fittizi, che si muovevano all’interno della Storia, interagendo con figure storiche reali ma rimanendo essi stessi una creazione degli sceneggiatori. Altaรฏr, Ezio, Connor, Bayek, Kassandra: erano le nostre finestre su un’epoca, non l’epoca stessa.

Questo permetteva agli sviluppatori una libertร  creativa totale nel plasmare la loro personalitร  e il loro arco narrativo, senza dover forzare o riscrivere eventi storici documentati.

Con Yasuke, Ubisoft ha infranto questa regola non scritta. Ha preso una figura storica, di cui peraltro si sa relativamente poco, e l’ha elevata al ruolo di protagonista, stiracchiando la sua biografia per adattarla alle esigenze di un blockbuster videoludico e, soprattutto, di un messaggio di marketing ben preciso.

La mossa รจ stata venduta come un trionfo di “rappresentazione autentica”, ma a molti giocatori รจ apparsa per quello che probabilmente era: un’operazione di facciata, un tentativo di “virtue signaling” corporativo pensato piรน per generare titoli sui giornali che per servire la narrazione.

yasuke fa cancellare un gioco intero

Il contraccolpo รจ stato forte non perchรฉ i giocatori non volessero un protagonista nero, ma perchรฉ hanno percepito una decisione calata dall’alto, dettata da una checklist ideologica piuttosto che da una reale ispirazione creativa.

Hanno visto l’ennesima prova che Ubisoft sembra piรน interessata alla propria immagine pubblica che a creare mondi storici immersivi e coerenti con il proprio stesso canone.

“Niente Politica” in Giochi Palesemente Politici

La reazione di Ubisoft alle critiche su Shadows รจ stata emblematica. Il CEO Yves Guillemot ha pubblicamente dichiarato che l’obiettivo dell’azienda “non รจ spingere alcuna agenda specifica”, insistendo sul fatto che i loro sono “giochi che tutti possono apprezzare”.

Una dichiarazione che suona incredibilmente vuota, se non ipocrita, se si guarda alla traiettoria recente dei titoli della compagnia.

Ubisoft ha un lungo curriculum di giochi che, pur pretendendo neutralitร , sono intrisi di tematiche politiche contemporanee, spesso trattate con una superficialitร  disarmante.

  • Far Cry 5 ha preso in giro l’estremismo rurale americano, ma si รจ tirato indietro all’ultimo, evitando di prendere una posizione netta per paura di alienare una parte del pubblico.

  • Watch Dogs: Legion ha affrontato temi come la Brexit, il nazionalismo e la sorveglianza di massa in una Londra distopica.

  • La stessa Ubisoft ha flirtato con l’idea di riscrivere la storia della Ricostruzione americana, uno dei periodi piรน politicamente carichi della storia degli Stati Uniti.

L’azienda vuole disperatamente essere percepita come moderna, progressista e culturalmente rilevante, ma al primo segno di vera controversia, batte in ritirata e si nasconde dietro un velo di finta apoliticitร . Questo atteggiamento non fa che erodere la fiducia dei giocatori, che vedono una leadership debole, incapace di sostenere le proprie scelte creative e pronta a sacrificare una visione artistica per non turbare i mercati.

Finanza, Paura e una Profonda Crisi d’Identitร  in Ubisoft

Il report di Game File sottolinea un altro fattore cruciale nella cancellazione del progetto: la situazione finanziaria di Ubisoft. Dopo un 2024 disastroso, segnato da rinvii, vendite deludenti e un crollo del valore delle azioni, la dirigenza รจ diventata estremamente avversa al rischio.

L’idea di lanciare un gioco sulla razza e la politica americana, nel bel mezzo di un clima culturale polarizzato, รจ diventata un azzardo troppo grande per un’azienda che lotta per la stabilitร .

Ma anche questa รจ una lettura parziale. La cautela arriva con anni di ritardo. Il vero problema non รจ l’ambientazione in sรฉ, ma la mentalitร  con cui Ubisoft l’avrebbe affrontata.

L’azienda continua a provare a vendere ideologia sotto la bandiera della “rappresentazione”, per poi rimanere scioccata quando la community, stanca di sentirsi fare la predica, risponde negativamente.

Questa cancellazione รจ il sintomo piรน evidente di una profonda crisi d’identitร . Ubisoft non sa piรน chi รจ, nรฉ a chi si rivolge.

  • รˆ l’azienda che ha creato capolavori di gameplay e narrazione come Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo e Assassin’s Creed II?

  • O รจ un colosso corporativo che insegue i trend di mercato, riempiendo i suoi giochi di meccaniche “live service” e messaggi sociali annacquati per compiacere gli investitori e i social media?

La leadership sembra paralizzata dalla paura. Insiste che i suoi giochi sono “per tutti”, ma li progetta per ottenere l’applauso di una specifica bolla mediatica. Parla di “autenticitร ” mentre riscrive la storia per adattarla a narrative moderne. E, cosa piรน grave, incolpa i giocatori per “l’instabilitร ”, quando la vera instabilitร  รจ all’interno delle sue stesse mura.

Ubisoft non ha capito ancora niente

Ed eccoci al punto cruciale. Annullando il progetto sulla Guerra Civile, Ubisoft ha dimostrato di aver imparato la lezione sbagliata. La leadership non ha concluso: “Forse i nostri giocatori sono stanchi di storie guidate dall’identitร  e dal ‘virtue signaling'”. Ha invece concluso: “I nostri giocatori non sono in grado di gestire argomenti complessi”.

Questa รจ una profonda offesa all’intelligenza del suo pubblico. Assassin’s Creed, fin dal suo primo capitolo, ha sempre trattato argomenti complessi: la religione, il fanatismo, la libertร , il colonialismo, la natura del potere.

La differenza รจ che lo faceva attraverso una narrazione solida e un’esplorazione storica che lasciava al giocatore lo spazio per pensare, senza imporgli una morale preconfezionata.

assassin's creed civil war cancellato senza indugio

Il problema non รจ mai stato “la politica” nei videogiochi. La politica รจ ovunque, รจ intrinseca a ogni storia di conflitto e potere. Il problema รจ quando la politica diventa propaganda, quando il messaggio ideologico sovrasta il gameplay, la coerenza narrativa e il divertimento.

Certi giochi non hanno bisogno di sensibilitร  ma di realtร 

I giocatori non vogliono una lezione di storia riscritta secondo le sensibilitร  del 2024; vogliono un’esperienza di evasione storica, un’immersione in un mondo passato che sia affascinante, credibile (nei limiti della finzione) e, soprattutto, divertente da giocare.

Se Ubisoft vuole salvare Assassin’s Creed, la soluzione non รจ cercare ambientazioni “sicure” o evitare argomenti controversi. La soluzione รจ tornare alle origini, non in termini di gameplay, ma di filosofia.

  1. Concentrarsi su una narrazione avvincente: Creare personaggi memorabili per cui i giocatori possano tifare, con motivazioni complesse e umane.

  2. Rispettare la storia e il proprio canone: Usare la storia come un palcoscenico, non come un testo da correggere con la penna rossa dell’ideologia moderna.

  3. Innovare il gameplay: La saga ha bisogno di una vera evoluzione, non di un’infinita ripetizione di formule open-world che hanno ormai stancato.

  4. Ascoltare la community: Non le frange piรน rumorose e tossiche, ma il feedback costruttivo di quella base di fan che ha reso la saga un fenomeno globale e che oggi si sente tradita.

Un Credo Smarrito per gli Assassin’s Creed

Ubisoft non ha cancellato un’idea coraggiosa. Ha cancellato l’ennesimo potenziale passo falso, un progetto che, con ogni probabilitร , sarebbe stato un altro disastro di pubbliche relazioni.

La cancellazione non รจ un atto di saggezza, ma un atto di codardia, la fuga da un incendio che la stessa azienda ha contribuito ad appiccare. Dopo anni di scandali interni, gestione discutibile e narrazioni stonate, Ubisoft sembra determinata ad alienare sia i suoi sviluppatori che la sua base di fan.

Il futuro di Assassin’s Creed รจ a un bivio. Potrร  continuare su questa strada, inseguendo un’approvazione che non arriverร  mai e perdendo per sempre la sua anima, oppure potrร  fermarsi, fare un respiro profondo e ricordare cosa rendeva speciale il suo Credo: la storia avvincente, il gameplay solido e un’avventura che i giocatori volevano davvero vivere.

E voi, cosa ne pensate? Siete sorpresi dalla cancellazione di questo progetto? E soprattutto, credete che Ubisoft riuscirร  a ritrovare la rotta o la saga di Assassin’s Creed รจ destinata a perdersi tra polemiche e decisioni dettate dalla paura?

Diteci la vostra nei commenti qui sotto! Vogliamo conoscere la vostra opinione.

Non dimenticate di iscrivervi al nostro canale YouTube di Top Games Italia per non perdervi le nostre analisi video e gli approfondimenti settimanali sul mondo dei videogiochi.

E se volete fare un tuffo nella storia della saga, non perdetevi il nostro speciale su Ghost of Yotei

I VIDEOGIOCHI CONSIGLIATI DELLA SETTIMANA

Tuo da 54,99โ‚ฌ

Compra ora!

Tuo da 73,99โ‚ฌ

Compra ora!

Tuo da 31,72โ‚ฌ

Compra ora!

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome qui

Articoli popolari

Indice articolo